Bookcrossing, ALMALIBeRI tutti!

take_me_homeSi sa, ex libris spesso e volentieri veritas, allora perché non dare alle storie e alle lingue in cui sono raccontate la libertà, lasciandole girovagare per il mondo? Peregrine potranno fare magie: fuori dai confini di case, biblioteche e librerie potranno portare pace e vicinanza, ispirare nuovi ingegni, spostare orizzonti, illuminare menti, rivoluzionare pensieri e cuori, perché sappiamo anche che “bisogna che la testa sia vicino al cuore, affinché le due grandi forze che governano l’essere umano possano funzionare a dovere” (Laure Surville Balzac). Tutto ciò non significa forse raddoppiare il mondo in cui viviamo, rendendo coese le varie dimensioni con relazioni ageografiche, atemporali, virtuali, ma mediate – quindi profondamente reali – dalla potenza di parole scritte lette e rilette, esponendole – ed esponendosi – a nuove possibilità di incontri e cambiamenti?

Non si tratta di praticare teletrasporti, ma lo spiritismo c’entra: liberare lo spirito contenuto in un libro e nelle sue suggestioni è da anni possibile grazie all’invenzione dello scambio e del prestito, e nel mondo moderno questa necessità ha valicato le frontiere locali e continentali grazie al BookCrossing. 

Il Bookcrossing è un’iniziativa nata nel marzo 2001 per opera di Ron Hornbaker e di sua moglie Kaori. È un’attività globale, con iscritti più di 130 paesi che consiste nella pratica di “liberare” libri, cioè di lasciarli in giro per la città (su una panchina, sopra il tavolo di un bar) oppure su treni, autobus e in tutti gli altri posti che la fantasia può suggerire al fine di renderli ritrovabili da altri che, magari, adotteranno a loro volta la filosofia del bookcrossing e continueranno a far girare il libro. Alla base c’è la voglia di condividere con le persone la propria passione per la lettura, la poetica contrarietà a vivere i libri in maniera privata e materialista (da flashgiovani.it).

BookCrossing è stato ribattezzato in vari modi, ma la sua origine anglofona deriva della diffusione del vocabolario catalogato nel 2004 dall’Oxford English Dictonary che l’ha definito come:

the practice of leaving a book in a public place to be picked up and read by others, who then do likewise” infatti l’idea di base è quella di lasciare intenzionalmente un libro in luoghi pubblici come il contesto urbano, o “into the wild”, affinché possa essere ritrovato e preso e letto da qualcun altro.

Questo metodo in origine era completamente spontaneo e fluido, dono senza alcuna successiva possibilità e volontà di feed back. Ma tanta è stata la diffusione ed il fascino provocati da questa idea che si sono formati social network sul web per organizzare, regolare e monitorare i viaggi di tutte queste risorse itineranti, secondo una danza irregolare di spedizioni o di spostamenti e di incroci più ravvicinati.

Réseau de lettres contemporaneo, il fenomeno è stato studiato calandolo nella realtà complessa: sistemica, antropologica, economica e tecnologica. La dottoressa Roberta Ragona ha pubblicato on line proprio una tesi sull’argomento  introducendo così gli intenti della trattazione e della sua ricerca:

AlmaLiberiil libro e la rete Internet sono due degli strumenti che hanno maggiormente modificato il modo in cui le informazioni circolano e vengono condivise. Internet è una rete di portata mondiale, uno dei mezzi di comunicazione più potenti a disposizione della società. Le sue capacità odierne e potenzialità future tengono viva la discussione su come le nuove tecniche di comunicazione possano indirizzare le persone verso nuove formae mentis, in particolar modo in questo momento in cui la Rete si sta orientando – da grande biblioteca qual era considerata sino a meno di  un decennio fa – a diventare sempre di più un’applicazione sociale al servizio delle relazioni tra persone. Obiettivo di questa tesi è indagare secondo le linee teoriche indicate dal filone antropologico di ricerche sull’economia del dono il Bookcrossing, un fenomeno culturale che mette assieme questi due medium, il libro e la rete, e che fa del dono a sconosciuti la sua ragione d’essere, dando luogo ad una vasta  struttura comunitaria sul web.” (cit. da La pratica del Bookcrossing tra teoria del dono ed economia della condivisione. Una ricerca etnografica, Corso di Lettere Moderne, Università degli Studi di Cagliari, 2008/2009)

"Al centro della propria ragnatela", di Roberta Ragona

“Al centro della propria ragnatela”, di Roberta Ragona

La Rete, world wide, è dunque grande biblioteca, grande archivio, grande documento della storia attuale controllata e fotografata in ogni minimo ed intimo profilo personale, individuale e psicologico. In tutto questo, il Book Crossing è una delle nuove forme di contatto moderno: ai comunicativi facebookiani si aggiungono i lettori onnivori del GiraLibro che si rintracciano secondo regole di codici identificativi e commenti sulle piattaforme adibite.

Così anche l’Alma Mater bolognese ha finalmente deciso di aggiornarsi e di partecipare alla tendenza internazionale mettendo a disposizione di studenti e studentesse di ateneo e a tutta la comunità di lettori e lettrici punti Almaliberi posizionati all’interno dell’UniBo e dei Poli della Romagna (in tutto sono 45, elenco delle postazioni). Romanzi e biografie circoleranno nelle normali forme del prestito bibliotecario a scaffale aperto ed incrociato.

istruzioni_bookcrossing

Come fare? Ecco le istruzioni:

  • scegli e prendi dallo scaffale il libro che più ti piace;
  • registrati inserendo il codice che trovi all’interno del libro collegandoti al sito www.bookcrossing.com;
  • terminata la lettura accedi nuovamente a www.bookcrossing.com, rilascia un commento ed indica in quale postazione libererai il libro.
  • se invece preferisci conservare il libro scelto, ti chiediamo di portarne un altro affinché possa essere ritrovato e letto da altri studenti.

Disseminate per la città di Bologna, poi, – non va dimenticato! -, esistono delle Bookcrossing Zones (letteralmente “Zone Ufficiali di Scambio“, in pratica sono dei posti, in genere dei locali che mettono a disposizione uno spazio dove i bookcorsari – e i curiosi di passaggio – possono depositare e prelevare i loro libri)..

Le Bookcrossing zones di Bologna sono:

  1. Equinozio – Café de la Paix – Via Collegio di Spagna 5 (www.equinoziobologna.it)
  2. Centro Natura – Via Degli Albari n.6 (www.centronatura.it)
  3. Exodus Bar  Via Irnerio, 21/f (http://exodusbar.blogspot.com/)
  4. Linn-sui international – Via Testoni, 5
  5. Cafè Degli Eventi – Via dell’Artigiano 24/A (http://cafedeglieventibo.blogspot.com/)
  6.  Estravagario –Via Mascarella, 81H

La forza sovversiva della parola ed il traffico letterario cosa sono se non sfidare la paura, sfidare un mondo che il potere cerca di rimpicciolire ed impoverire, sfidare lo spazio per avere cittadinanza, sfidare la resistenza nella difesa della differenza? Sono azioni ed opere di  resilienza, mezzi per comunicare speranza e libertà. Si tratta di trasposizioni nomadi.

 

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