Per un Capodanno silenzioso e animalista

Si avvicina la fine dell’anno e, come prevede la tradizione, durante le feste natalizie, verranno sparati una quantità di botti, petardi e fuochi d’artificio indefinita, ma a dir poco stratosferica.

Mentre per gli esseri umani la notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio è una notte da trascorrere all’insegna del divertimento, tra lucine colorate, musiche, amici, parenti e cenoni vari, per i nostri amici a 4 zampe invece è una serata fatta di paure, sofferenze e vero e proprio terrore.

Questa incivile tradizione, purtroppo, non è diffusa solo in Italia, ma è una prerogativa di quasi tutti i paesi, con ripercussioni analoghe all’interno del regno animale. Gli animali, a causa del loro finissimo udito, sono particolarmente infastiditi da tutto il rumore che li circonda nella serata del 31 dicembre, ecco perché bisogna fare molta attenzione a non chiuderli sui balconi e soprattutto il padrone deve rimanere sempre un saldo punto di riferimento. Inoltre se cani e gatti si nascondono in qualche angolo della casa, non bisogna assolutamente cercare di snidarli, al contrario andranno lasciati lì finché non si saranno calmati. Importante è anche cercare di attutire, se possibile, i vari rumori che potrebbero spaventarli.

Stando ai dati riportati dal quotidiano Repubblica, sembrerebbero essere circa 5 mila gli animali che ogni anno, nella notte di passaggio dal vecchio al nuovo anno, perderebbero la vita. Buona parte di essi sono animali selvatici, in special modo volatili. Molti altri invece, in preda al panico, scappano dalle abitazioni andando a finire in strada dove, sovente, vengono investiti dalle automobili. Al riguardo sono emblematiche la parole di Ilaria Innocenti, responsabile del settore cani e gatti della Lav (Lega Antivivisezione), la quale dichiara:

«Ogni anno sono tantissime le segnalazioni di cani smarriti dopo Capodanno e numerosissimi gli ingressi nei canili, soprattutto di cani e gatti investiti dalle automobili, oltre, purtroppo, agli animali morti in seguito alla fuga dovuta al panico che si scatena in loro a seguito delle esplosioni».

Il problema dei botti di fine anno non riguarda solo ed esclusivamente gli animali: nella notte in questione infatti sarebbero molti anche gli esseri umani che restano feriti e i danni maggiori sono registrati ai danni di giovani e giovanissimi.

A protestare non sono solo le associazioni animaliste, ma anche il Segretario nazionale Codacons Francesco Tanasi (Coordimanto delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) che afferma:

«Non si tratta, infatti, solo di una primitiva e pericolosa usanza, che ogni anno provoca centinaia di feriti, anche gravi, ma anche di una pseudomoda che, al di là degli incidenti, costituisce comunque un problema serio per la salute, in particolare per bambini, anziani ed animali».

Al nord Italia città come Torino, Faenza, Bologna, Modena, Venezia e altri più piccoli hanno aderito all’iniziativa promossa dall’Enpa per un Capodanno silenzioso, emettendo ordinanze più o meno severe al riguardo, con relative multe per i trasgressori. Le sanzioni variano a seconda della località e vanno da un minimo di 25 euro fino ad un massimo di 500. L’idea di un Capodanno silenzioso ha preso piede anche al Sud, andando a coinvolgere città come Bari, Cosenza e Palermo.

L’augurio per il nuovo anno è che tali ordinanze vengano estese il più possibile e non restino delle semplici “mosche bianche”, perché chi ama gli animali boicotta botti, petardi e fuochi d’artificio.

Il terrore, gli infortuni e, nei casi più gravi, la morte, non hanno nulla a che vedere con il divertimento: divertirsi non vuol dire mettere a repentaglio la propria incolumità.

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Copertina: (qui)
no ai botti, sì ai biscotti!

Sitografia:
http://www.cure-naturali.it/casa-naturale/4472/botti-capodanno-animali-domestici/3397/a
http://www.ilcambiamento.it/articoli/botti_capodanno_pericolo_animali
http://www.enpa.it/it/54099/cnt/le-iniziative/animali-dai-cuccioli-sotto-l-albero-ai-botti-di-ca.aspx
https://www.repubblica.it/ambiente/2017/12/30/news/wwf_contro_i_botti_di_capodanno_causano_stress_e_morte_fra_cani_gatti_ed_uccelli_-185520531/

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