Gemma e Sara

di Elena Varvello

 

Gemma le toccò la fronte. Sara poggiò la mano sulla sua, la sollevò e la strinse.

“Non ho dormito”, disse. “È da una settimana che cerco di restare sveglia.”

Gemma cambiò espressione: cauta e diffidente, come se solo in quel momento avesse ricordato chi fosse la persona con cui stava parlando – la madre di quel ragazzo.

Tentò di alzarsi, di tirar via la mano.

“Aspetta”, le disse Sara, e la trattenne, stringendola più forte. “Rimani qui, vicino a me. Sono venuta apposta.”

“Apposta per che cosa?”

“Per parlare con te.”

 

Estratto dal nuovo romanzo dell’autrice, in prossima uscita.

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