Simone Marcelli Poesia Memoria

Memoria #2 con monito

di Simone Marcelli

 

Prima che i camerieri da macello si spingessero all’uscita d’emergenza

tutti i camerieri cannibalizzabili di gran furia sulle scale

quando i bestioni rimasero incastrati ai seggioloni

e suonò la sirena, suonarono le sirene

e i mocciosi frignanti delle famigliette finirono schiacciati

sotto i tacchi dei camerieri in fuga

lasciando a terra poltiglia grigia e rossa di nulla

 

Il metro del pensiero non avrebbe mai calcato 

questo altro spazio impensato

che ora si apre ora si apre ora che il tempo è concluso 

(dovevamo, prima, necessariamente)

ora che il blackout accieca il potere ora che neutralizza il potere

si spaccherà con un gesto di morte netta

il muro della totalità: nell’invisibile inconosciuto

edificheremo abnormemente. 

 

Se queste parole saranno pronunciate, che si lascino

che si lascino indietro senza pena

i nuovi oggetti del mondo riempiranno di parole

le connessioni svuotate della civiltà neurale

per le strade parleranno con voce faranno con voce

la lingua dei nuovi incantesimi

i cuccioli nuovi che abiteranno le case

ridendo, ridendo di gioia invincibile

 

con un gesto netto

i bimbi belli famigliole e mammine 

tutte tutti con un gesto netto

addio! 

e alte poi le risate dei cuccioli solari

e lo spazio inimmaginato che si irradia

di luminosi filamenti simpatici

 

allora, spingendosi fuori dal portone antincendio,

 

EXIT: PUSH

 

 

La foto di copertina è presa da qui: https://bit.ly/2m90CrP

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.