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#Libromania – Intervista a NOI Libreria

Quando mi sono trasferita a Milano, ho dovuto abituarmi alle distanze, ai mezzi ed ero pronta ad affrontare una vita frenetica perché tutti mi dicevano così. E, invece, nella mia vita milanese ho soltanto portato la frenesia che avevo già prima. Ho sempre vissuto in città piccole, dove perdersi tra le viuzze ti faceva comunque ritrovare la strada principale. Con Milano c’è voluto un po’, soprattutto per trovare una casa. Ma al di là di questo, ho capito che il centro di Milano non è così grande come si pensa, basta imparare a conoscerlo. Avevo la fortuna di lavorare in un posto vicino casa e, per questo, in primavera, ho iniziato a tornare a piedi, imparare a conoscere le viuzze e i negozi. Mi sono innamorata del quartiere in cui vivo, il famoso Nolo (North of Loreto), una zona etnica, piena di negozi e di locali, trafficata, accogliente. L’ho esplorata a poco a poco e, attualmente, non cambierei posto per nessun’altra zona. Proprio qui a Nolo c’è una bellissima libreria che è anche e soprattutto uno spazio culturale di vicinato. Si chiama NOI Libreria ed è «una libreria indipendente specializzata in illustrati. Ma anche un posto dove stare. Dove imparare. Dove incontrare.  NOI è dentro e fuori. Ha due stanze, tre vetrine, un garage e un giardino». Ho fatto quattro chiacchiere con Alice, una dei quattro soci di questo splendido posto che si trova in via delle Leghe, 18. Andateci, ne vale la pena. E se non abitate a Milano, seguiteli su Facebook e Instagram!

 

Ciao Alice! Intanto grazie per l’intervista. Ci racconteresti un po’ la storia della libreria? Quando è stata aperta e perché?
L’idea è venuta al me e al mio compagno che viviamo in questa zona, precisamente in questa via, e avevamo riscontrato un po’ la mancanza di un punto sociale e culturale come questo. Abbiamo trovato lo spazio ed eccoci qui. Inoltre, abbiamo entrambi la passione per i libri illustrati e quindi volevamo fare una libreria specializzata in illustrati. Sulla barca sono saliti altri nostri due amici che hanno poi esperienze lavorative diverse l’uno dall’altro perché Anna, che poi in realtà vive a Istanbul, ha lavorato tanti anni negli eventi e invece Marco vive a Milano ed è ingegnere. Io sono giornalista e fondamentalmente ho deciso di “mollare” il lavoro in redazione per dedicarmi full-time a questo. Il mio compagno, Andrea, è architetto. Siamo partiti sei mesi fa, l’8 aprile 2019, abbiamo fatto tutto abbastanza velocemente, io sono un po’ impulsiva e quindi “detto, fatto”. Devo dire che siamo tutti e quattro improvvisati come librai, nel senso che non veniamo da esperienze pregresse in questo campo. Però avere degli approcci diversi l’uno dall’altro ci permette, in qualche modo, di completarci.

Come mai la scelta di chiamarla NOI?
Noi perché secondo noi è molto importante la comunità, per riuscire a far funzionare un’attività come quella di una libreria indipendente e quindi era un po’ un invito a viverla come luogo di quartiere. Abbiamo puntato molto sul nome e sul conseguente gioco di parole “vieni da noi? A noi piace annusare i libri ecc”, rende molto l’idea di inclusione. Ma anche il sottotitolo “Spazio culturale di vicinato” rafforza quest’idea, in primis è un luogo per il quartiere e poi probabilmente punteremo a diventare un luogo per la città e riconosciuto fuori dalla città. All’inizio volevamo essere molto radicati nel territorio, ecco. Non avremmo aperto una libreria in un’altra parte di Milano, sentivamo l’esigenza di farlo qui, un po’ sicuramente cavalcando l’onda della gentrification, della pubblicità che gira intorno a Nolo.

Vieni da NOI?

A NOI piace annusare i libri
NOI ci innamoriamo spesso
Da NOI puoi trovare figure – retoriche, geometriche ma soprattutto illustrate
NOI siamo curiosi
Da NOI è sempre domenica
NOI siamo accoglienti
L’unico muro di cui NOI parleremo è quello del nostro giardino
NOI siamo un pezzo di via, di quartiere, di città, di mondo
NOI viaggiamo, anche chiusi in una stanza
NOI siamo un contenitore di storie, molto vicine e molto lontane
NOI siamo imperfetti
Da NOI puoi rallentare

A NOI piacciono gli incontri
NOI siamo un po’ fissati e un po’ appassionati
NOI andiamo in direzione ostinata. E contraria
NOI apriamo una libreria quando tutti le chiudono

[…]

NOI è un atto di resistenza civile.

NOI è un ragionatissimo azzardo.

(dal sito della libreria)

Ho visto che organizzate diversi eventi e laboratori. Quali sono i prossimi laboratori in programma?
Per noi l’illustrazione è un linguaggio e può essere applicato in modo trasversale quindi da 0 a 99. I prossimi appuntamenti a livello di laboratori riguardano sia bambini che adulti. Venerdì 18 ottobre avremo un laboratorio per la produzione di piccoli libri pop-up partendo dai testi di un collettivo (Mille Gru) che cerca di divulgare la poesia al mondo dell’infanzia in modo giocoso e nuovo. Partendo da delle poesie pubblicate in questo testo (Scacciapensieri n.d.r.), si produrranno piccoli libri pop-up e questo è un laboratorio per bambini dai 7 anni in su. Sabato 19, invece, ci sarà un laboratorio per adulti organizzato da Press Press che è una realtà di grafica e di stampa che si trova in zona Turro, qui vicino. Sabato ci sarà il primo di tre appuntamenti e questo è dedicato al ciclostile, quindi alla stampa in ciclostile, ai manifesti politici e si chiama “Mimeografia clandestina”. Invece di tutt’altro genere e molto più naïf e poetico sarà un altro laboratorio il 10 di novembre sul collage che diventa strumento di espressione delle proprie emozioni: sarà guidato da Giuseppina Maurizi, un’artista che mixa la pratica del college a quella del cucito su carta per la produzione di opere molto personali.

Se dovessi scegliere una parola da associare alla libreria quale sarebbe e perché?
La parola ce l’ho, ma ci devo pensare. Più che altro ora come ora ho in testa delle immagini.

Vanno bene lo stesso, anzi, anche meglio!
Sarà perché sono seduta qui nella parte dedicata ai libri sulla natura ma per esempio mi viene in mente l’immagine di una sezione di terra con tante cose stratificate, oppure di una fetta di torta piena di strati: ci sono tanti livelli di fruizione di questo luogo e mi fa morire dal ridere che la domanda che la maggior parte delle persone mi fa quando entra in libreria è: «Che cos’è? Come funziona?». Certo, è una libreria ma è anche un luogo in cui si può venire senza per forza comprare un libro, abbiamo anche un giardino meraviglioso (anche se oggi piove e non ci si può stare). Portarsi un libro da casa e avere una piccola oasi di pace è un altro modo per fruire questo posto o anche venire a lavorare dato che c’è uno spazio adibito a caffetteria, ma anche venire alle presentazioni.
Ragionando sulla questione degli strati, mi sono venute in mente le parole “megafono”, “amplificatore”. Raccogliere input di altre persone, passioni di altre persone e raccontarle tramite delle storie, delle pubblicazioni, permette di scoprire mondi incredibili.
Per esempio, abbiamo fatto una presentazione sulla body positivity, un mondo che non conoscevo, di gente grassa che cerca di affermare la propria dignità, ma ho scoperto anche che c’è una nicchia di persone appassionate di tutti quei paesi che finiscono con -stan dal Kirghizistan all’Uzbekistan. Abbiamo fatto una presentazione a riguardo e io mi dicevo: “Verranno in pochi” e invece avevo la sala piena perché è tutta gente che ha voglia di ascoltare storie di quel genere. Oppure, per esempio, abbiamo anche fatto due spettacoli drag queen (uno a luglio e uno a settembre) con degli illustratori che dal vivo rappresentavano la serata e quello è stato un modo per calarsi in un mondo diverso.

Ci consigli 3 libri illustrati che ti sono piaciuti ultimamente?
Fammene consigliare almeno quattro! Per bambini I cinque malfatti di Beatrice Alemagna (Topipittori, 2014), è la storia di cinque personaggi ognuno con i suoi difetti (uno bucato, uno piegato ecc) e nel corso della storia i personaggi si rendono conto che i loro difetti possono essere trasformati in delle opportunità, per esempio il personaggio bucato fa passare la rabbia o quello piegato trattiene i ricordi…
Sempre per bambini, Prendi e scopri di Lucie Félix (Fatatrac, 2015), è uno di quei libri da usare. Si imparano dei vocaboli attraverso l’azione: prendi, dai, rompi, costruisci, apri… È molto semplice, ma efficace.
Per adulti, Il buio colpisce ancora di Leo Ortolani (Bao Publishing, 2019), il suo nuovo graphic novel in cui ci sono recensioni cinematografiche molto divertenti e poi, uno che non è uscito da poco, ma che è uno dei miei preferiti e, secondo me, uno dei più poetici: Le cose in-misurabili di Ayumi Kudo, un libro d’artista. Lei è giapponese ma vive in provincia di Milano e ha rappresentato tutti quei sentimenti o quelle emozioni o sensazioni che non hanno un’unita di misura. Per esempio, misurare la tensione elettrica di un colpo di fulmine, misurare il calduccio del letto, misurare il volume d’acqua per lasciar correre il passato… è un leporello che si srotola e ha un bellissimo packaging, un oggetto regalo molto bello.

 

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