Il futuro nei denti di Giangioff

Marco si sveglia in ospedale, dopo un tentato suicidio finito male.
O finito bene, dipende dai punti di vista.
Non ricorda nulla, ma poco alla volta ricostruisce i fatti che lo hanno portato a questa scelta.

Un risveglio in ospedale, un ago nel braccio, due tizi vestiti da poliziotti che lo fissano e un nome, Daniela; in media res ci è presentato Marco, un giovane musicista che ha tentato il suicidio e con il quale è facile identificarsi soprattutto per il pubblico, giovane e meno giovane, al quale il graphic novel Il futuro nei denti (Fumetti di Cane, ottobre 2019) è rivolto.

Gianluca Giovannini, in arte Giangioff (ecco la sua pagina IG), debutta nelle librerie con un graphic novel di scorrevole lettura e che lascia molto su cui riflettere. La storia, di per sé, è abbastanza lineare, e può essere davvero raccontata in un abstract: eppure, complice una narrazione profonda e moderna, nonché un sottile umorismo, mai banale, non si riesce a smettere di leggere e si finisce, inevitabilmente per apprezzare ogni singolo passaggio dell’opera. Il punto forte probabilmente della narrazione è proprio questo: l’essere un lungo monologo che ha la capacità di suscitare interesse nel lettore; frasi statuarie, che rimangono impresse, unite a un tratto di disegno anch’esso privo di troppi ornamenti, e che per questo risulta più diretto e inevitabilmente immediato.

Una narrazione, del resto, da social ma che forse sarebbe più corretto (almeno da un punto di vista letterario) definire postmoderna.
La vicenda ruota tutta attorno ad un fatto di cronaca che vede coinvolti Marco, il nostro protagonista, e Daniela per la quale prova dei forti sentimenti. Solo apparentemente la storia può essere considerata semplice o banale: in realtà l’opera di Giangioff si presenta stratificata, con molteplici livelli di lettura; il tratto di disegno essenziale, oltre a rendere immediatamente riconoscibile il suo autore, pone l’accento su ogni dettaglio importante: nulla è disegnato senza uno scopo ed ogni parola è soppesata attentamente, il che la rende un’opera senza alcun dubbio ben congeniata.
Per questo ci si ritrova ad apprezzare moltissimo Il futuro nei denti, al punto da rileggerlo volentieri più volte, notando di volta in volta dettagli che erano sfuggiti alla lettura precedente.
Infine da apprezzare moltissimo, sono le espressioni dei personaggi, in particolare i primi piani dei protagonisti.

Sicuramente Giangioff sarà un autore da tenere sotto controllo nel prossimo futuro, dato lo splendido esordio al quale abbiamo assistito; è un autore giovane, e molte sono le premesse per una carriera luminosa. Come afferma lui stesso nel suo Instagram:

Sono nato per sbaglio, sono cresciuto e crescerò male, morirò facendo fumetti.

E noi, in risposta, ci auguriamo (e ben speriamo) che possa scriverne davvero molti.

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