Guardati di Elisabetta Romagnoli | Una lettera d’amore a John Frusciante

Uscito il 3 marzo 2023, Guardati è il nuovo graphic novel di Elisabetta Romagnoli, già autrice di Finisco di contare le mattonelle La cura del dubbio (entrambi pubblicati da Bao Publishing), che approda nella splendida collana Ariel – curata da Simona Binni – di Tunué. A differenza delle altre uscite della collana (Nelly Bly, Per sempre, Qui c’è tutto il mondo, Bianco intorno, Vento di libertà) Guardati è sicuramente un fumetto dai tratti più onirici, contraddistinto – però – dallo sguardo introspettivo e intimo di cui la collana si fa portavoce.

guardati

Partendo da alcuni episodi riconducibili alla sua storia personale (come ha avuto di raccontarci Romagnoli stessa durante un incontro riservato a chi si occupa di fumetto), soprattutto relativi alla cultura musicale, l’autrice delinea – attraverso tavole oniriche – il rapporto tra una figlia, Iris, e un padre, partendo dall’infanzia fino ad arrivare all’età adulta, permettendo così a lettori e lettrici e lettorə di assistere alla crescita e all’evoluzione del personaggio principale (ossia Iris) e ai cambiamenti del rapporto padre-figlia nelle diverse fasi della vita. Forse non è un caso che il titolo, fin dall’inizio, sia stato proprio Guàrdati (anche se Romagnoli ha ammesso di domandarsi se le persone possano leggerlo diversamente ossia Guardàti e questo è interessante dato che tutti i personaggi a partire da Iris, sono guardàti e osservati da lettorə), perché alla base c’è il desiderio di emancipazione di Iris di guardare se stessa e non il suo riflesso all’interno degli occhiali tondi indossati dal padre.

Il rapporto padre-figlia è spiegato, nei non detti e nei dialoghi coadiuvati da illustrazioni d’impatto, in maniera realistica. Se nell’infanzia, la figura paterna è quella che ti salva e ti protegge dai mostri (qui interpretato da Bagheera de Il libro della giungla, scelto perché è una pantera che infonde timore e un senso di oscurità), durante l’adolescenza, con le prime uscite con gli amici alle porte e una voglia di indipendenza che ribolle, ecco che la figura del padre diventa più ostica, più severa e meno permissiva, per poi addolcirsi nella vecchiaia quando la figlia è ormai diventata una donna. Ovviamente, questa non è la regola ma Romagnoli stessa ha detto di essersi ispirata alla sua storia personale e – a detta delle figlie presenti all’incontro – molte si sono riconosciute in questo racconto ambientato tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi del Duemila.

guardati

Fin dalle prime tavole è possibile imbattersi in una Iris creativa, appassionata di arte e di musica, una persona curiosa di ciò che le sta intorno e che sa – soprattutto nell’adolescenza – ritagliarsi i suoi spazi senza rinunciare a conoscere coetanei e coetanee. Iris non ha paura di ribellarsi e osa senza preoccuparsi troppo delle conseguenze, soprattutto quando, ormai più che ventenne, decide di lasciare l’università per dedicarsi al disegno. Ça va sans dire che il padre non prende bene questa decisione sciorinando le solite frasi degli adulti fatti, finiti e realizzati come “Bisogna cercarsi una strada lavorativa sicura”, “Tu non hai capito quanto è importante l’università” e l’immancabile “Senza laurea… non troverai mai un lavoro decente”. Fin qui, tutto nella norma, ma Romagnoli va oltre e fa sì che Iris abbia una conversazione a riguardo anche con il suo (a quel tempo) fidanzato che, attraverso un estenuante mansplaining, prova a far cambiare idea a Iris.

guardati

La narrazione a lungo raggio è scandita grazie all’espediente della musica che permette di ricreare ponti temporali, scorrevoli, da una decade all’altra (per l’occasione sono state anche create due playlist su Spotify, qui e qui) con un’attenzione particolare a un gruppo e, soprattutto a un cantautore, amato non solo da Iris ma anche da Romagnoli ovvero i Red Hot Chili Peppers e John Frusciante. La carriera dei Red Hot si mescola e si lega alla vita di Iris scandendo non solo le sue playlist ma anche diversi momenti del suo vissuto. Oltre a loro, si ritrovano gli Smiths, Simon and Garfunkel, Bob Dylan, i Beatles, Fabrizio De André e, addirittura, Eminem.

«Imperterriti i Red Hot continuavano a far musica, radunare migliaia di persone ai loro concerti, far innamorare le coppie, far rivivere con malinconia i giorni in cui, con il walkman e cuffie alle orecchie, si sognava di scappare su un’auto impolverata.»

Guardati di Elisabetta Romagnoli è un graphic novel delicato e potente al tempo stesso e risuona e rimbomba come se si avessero le cuffie alle orecchie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.