Nina e i segreti del taxi – Indagini, misteri e risate

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di letteratura per l’infanzia, da sempre bistrattata e considerata di serie B. Si tende a pensare – in modo totalmente erroneo – che i libri destinati a bambini e ragazzi siano semplici (per linguaggio e per trama), che non tocchino tematiche forti e – questo purtroppo capita ancora adesso – che il target di riferimento sia sempre lo stesso. Ovviamente non è vero: un adolescente di sedici anni non legge di certo Geronimo Stilton al quale potrebbe preferire John Green, autore che risulterebbe ostico a chi di anni ne ha dieci. Su quest’argomento rifletto molto quando vedo sugli inserti della cultura le classifiche dedicate all’area ragazzi. Al di là del fatto che nella top-ten ci siano sempre gli stessi autori e gli stessi libri, mi piacerebbe trovare una stratificazione che possa aiutare gli adulti (i genitori, i familiari, gli insegnanti ecc. ecc.) a orientarsi in questo fantastico mondo, pieno di romanzi (e graphic novel) interessanti, divertenti, sinceri e variegati. Senza contare che i generi letterari più noti e discussi ormai fanno capolino anche nella letteratura per ragazzi, dando la possibilità ai piccoli lettori di scegliere in base ai loro gusti. Rispetto alla mia infanzia, osservo cambiamenti notevoli e maggiore attenzione. Quando ho letto Nina e i segreti del taxi di Francesca Tassini, illustrato da Sara Not e pubblicato da Marietti Junior, ho ripensato ai gialli che leggevo da piccola. Mi è venuta in mente una collana di Topolino, Disney Mistery, in cui il topo detective indaga su crimini e casi sinistri oppure a qualche romanzo di Domenica Luciani (come, per esempio, Vacanze al cimitero), poi nulla più (potreste suggerirmi la collana di Agatha Mistery, ma ero già troppo grande).

Nina e i segreti del taxi è il primo volume di una serie di gialli intrigante e pieno di colpi di scena. La protagonista è Nina, una ragazzina di dodici anni che è costretta a lasciare Lago Verde e a trasferirsi dai nonni a Citadelle per via del lavoro della madre. Nina non è molto felice di questo cambiamento per diversi motivi: ha visto i nonni poche volte e non ha molta confidenza con loro. Senza contare che la nonna ha deciso di far diventare casa sua un rifugio per pennuti in difficoltà e Nina detesta i volatili. I nonni sono bizzarri, eccentrici e Nina è sicura che nascondano qualcosa: i loro racconti, infatti, sono confusi ed evasivi e la ragazzina riesce a fiutare le bugie a chilometri di distanza.

Sara Not ©Aty 2020

La giornata diventa ancora più stravagante quando Nina trova e conosce in garage Jordy, un ragazzino vagabondo dalla mano lesta. Ma le sorprese non finiscono qui: sotto un telo pieno di polvere Nina scopre che il nonno nasconde un taxi malandato e super accessoriato. Al suo interno i due ragazzini trovano il certificato di autenticità del Lamento di Poseidone, un’opera d’arte contemporanea rubata al museo qualche giorno prima. Nina è sempre più dubbiosa riguardo ai nonni che si comportano in modo strano e si domanda se siano loro i colpevoli del furto. Animata da buone intenzioni e accompagnata da Jordy, Nina si dirige alla Galleria d’arte di Citadelle per poter restituire il certificato a Marnie Lagrange, direttrice della Galleria. Tuttavia Nina fiuta che Marnie nasconde qualcosa e decide di indagare… ma non sarà da sola, in suo aiuto arriva nonno Marlo sul suo taxi iper accessoriato, dotato anche di un computer collegato al salotto di casa in cui è rimasta nonna Amaranta che – per un motivo non rivelato – preferisce indagare da casa. Nina scopre così che i nonni in passato erano dei detective privati, bravissimi e lungimiranti tanto da riuscire a risolvere i casi prima della polizia! Nina è entusiasta e rivaluta immediatamente i nonni (e anche Jordy con il quale instaura, dopo qualche battibecco, un rapporto amichevole). I quattro indagheranno sul furto del Lamento di Poseidone, determinati a stanare il vero colpevole.

Sara Not ©Aty 2020

Alla fine della lettura la prima cosa che si vorrebbe fare è quella di teletrasportarsi sul magico taxi ed essere in compagnia di Nina, Marlo, Amaranta e Jordy. I quattro personaggi, infatti, sono ben caratterizzati (ognuno con i suoi pregi e i suoi difetti, ça va sans dire), buffi e spassosi. A tutti piacerebbe avere Marlo e Amaranta come nonni, ultratecnologici e amanti del mistero; un’amica come Nina, mentalista, peperina, curiosa e affascinata dai gialli e un amico come Jordy, misterioso, socievole e spontaneo allo stesso tempo e con un cuore d’oro. La trama di questo primo volume è ritmata e scorrevole e strizza anche l’occhiolino a chi vorrebbe fare il detective disseminando indizi e invitando chi legge a partecipare attivamente alle indagini della “squadra del taxi”. Non vedo l’ora di risalire a bordo in compagnia di Nina e co!

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