Chi conosci davvero? – Dal brano al fumetto con Davide Aurilia e i Perturbazione

Ma dimmi chi conosci davvero
Ma dimmi, ne sei proprio sicuro?
Di chi ti fidi
Lo hai raccontato a qualcuno?
O non lo sa nessuno?

Qual è la prima cosa che vi viene in mente quando pensate alla parola disegno? Probabilmente un foglio bianco e delle matite, un’illustrazione che avete visto o che vi piace molto, il tratto di un fumettista o di illustratore che amate.

Per me, invece, il disegno è odori e suoni. Il rumore costante e sottile delle matite che colorano il foglio, l’odore degli acrilici, delle pitture a olio, della vernice.

Per me, ancora, il disegno è canzone. Mi è sempre piaciuto disegnare, sarà per la fortuna di avere un fratello artistoide o semplicemente perché con certi amori ci nasci e basta, e fin da ragazzina mi piaceva fare questo gioco di associazioni: sull’autobus mentre andavo a scuola, o stesa sul letto con alle orecchie, in loop, una canzone che amavo, iniziavo a immaginare che sembianze avrebbero avuto, quali immagini avrebbero evocato i versi di quella canzone sul foglio.

Ecco, credo che Chi conosci davvero, edito da Bao Publishing e nato dalla collaborazione dei Perturbazione con Davide Aurilia sia proprio questo, i versi di una canzone che prendono vita sulle pagine di un bellissimo fumetto.

Come nasce Chi conosci davvero, il fumetto?

Il progetto di un fumetto per Chi conosci davvero nasce nella maniera più semplice e simpatica possibile: una mail dell’editore persa in una casella di Spam e recuperata solo alcuni mesi dopo. Lo spiega Tommaso in una chiacchierata con l’editore.

La band, però, non è nuova alle collaborazioni e soprattutto al mondo del disegno e dell’illustrazione. Le copertine dei loro album, ad esempio, dimostrano una forte relazione tra suono, parola e disegno. Basti pensare alla bellissima copertina di Canzoni allo specchio, o ancora In circolo e Pianissimo Fortissimo che più che una copertina è una vera e propria cartolina.

Con le loro canzoni i Perturbazione raccontano un mondo che è il loro e anche quello di intere generazioni, anche distanti nel tempo. Ogni canzone, però, ogni album descrive e racconta un mondo che è unico e immaginario. Così accade anche per il fumetto, che ricrea realtà o parti di realtà che conosciamo mischiandole con altre frutto della pura immaginazione.

“Vorrei una nuova direzione hai detto ad un tratto senza ragione”

Luca, che è scappato dal suo paese di provincia dieci anni prima senza dire una parola, è costretto a tornare e a restare per sbrigare spiacevoli e imprevisti affari di famiglia. Uno a uno gli amici di un tempo riappaiono come fantasmi dal passato e Luca sarà costretto a fare i conti con la realtà dalla quale è fuggito.

Chi conosci davvero è un romanzo corale perché scritto dai componenti di una band, i Perturbazione, ma anche perché è la stessa storia raccontata dalle voci di più personaggi. Luca, Ilaria, Giovanni, Mirko, Valentina, Alba e Piero hanno vissuto ognuno una vita diversa a partire da una sera di dieci anni prima, ognuno con i propri problemi, i propri sogni realizzati o infranti. Eppure, ognuno di loro è legato all’altro e si porta dietro un segreto – che poi tanto segreto forse non è – e che li legherà per sempre.

“Chi ha riempito i tuoi scaffali di canzoni previous and released”

La prima cosa che mi sono chiesta quando ho scoperto che i Perturbazione stavano lavorando a un fumetto è stata come e in che misura la musica sarebbe entrata nella storia. Dopo aver letto Chi conosci davvero penso di poter dare due risposte a queste domande.

Partiamo dal titolo. Chi conosci davvero è, prima di tutto, il titolo di una canzone contenuta in (Dis)amore, ultimo disco della band uscito nel 2020. Il brano si colloca più o meno al centro dei 23 brani che compongono (Dis)amore ed è quello che più di tutti ne spiega il meccanismo. L’unica soluzione all’incapacità di definire l’altro è leggersi come una canzone. Il fumetto ha più meno la stessa funzione: rileva attraverso la narrazione l’ingranaggio che c’è nella canzone.

Vediamo ora la storia. Alla musica – e alla band – raccontata in Chi conosci davvero accade ciò che capita a molte band nella realtà: vengono messe davanti a un bivio, a una scelta inevitabile. Restare o andare, continuare o mollare tutto.

Il gruppo di Luca si divide, come si dividono le strade e i percorsi di vita di ognuno dei suoi componenti, ma non per questo la musica viene meno. Leggendo il fumetto abbiamo come l’impressione che la musica ad un certo punto si nasconda, scompaia. Non è esattamente così. Luca, ad esempio continua a suonare e lui, come il resto del gruppo, resteranno per sempre legati alla musica dei loro vent’anni, soltanto saranno necessariamente costretti ad andare avanti.

“Siamo le storie che inventiamo, siamo le storie ci raccontiamo”

Trasformare una canzone in un fumetto è un’operazione meno semplice e scontata di quanto si possa pensare. Chi conosci davvero nasce dalla collaborazione dei Perturbazione con Davide Aurilia, un illustratore che con i suoi disegni ad acquerello è capace di creare mondi e atmosfere da togliere il fiato.

Lo stile di Aurilia è chiaro e delicato e racconta una provincia fatta di luoghi – abitazioni, piccole stanze, attici, bar che sono punti di ritrovo – e di personaggi che sono figure semplici ma in grado di mettere in scena eventi comuni a tutti. I suoi personaggi sono veri e proprio attori di carta e acquerello.

Anche i colori hanno un ruolo essenziale nella narrazione. Aurilia crea una palette di colori in base all’atmosfera che la scena deve rappresentare. Il racconto del passato viene affidato ai colori con una maggiore saturazione, che ci danno l’idea di un ricordo dai contorni sfocati, mentre il presente ha la forza dei colori freddi.  

“Come te dieci anni dopo sono cascato giù”

Chi conosci davvero è senza dubbio un graphi novel sul passare del tempo e sui segni che questo passaggio lascia su ognuno di noi. La realtà, anche quella passata, è qualcosa da cui non possiamo fuggire e con la quale prima o poi ci toccherà fare i conti.

Quello dei Perturbazione e Aurilia, però, è anche – e forse soprattutto – un fumetto sugli affetti famigliari e sulle amicizie che, a volte, possono diventare grovigli di fili troppo intricati da sciogliere. È proprio quando arriviamo a questo punto che ci chiediamo “chi conosciamo davvero?”.

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