Imparare la filosofia divertendosi – Intervista ad Alba Sala ed Eliana Cocca

Ho iniziato a studiare filosofia al terzo anno delle scuole superiori. Ricordo vagamente di aver sentito parlare di filosofi anche in precedenza: Socrate, Platone, Aristotele, ma anche Cartesio, Nietzsche e Schopenhauer. La filosofia mi ha sempre affascinato, già solo per il fatto che la parola deriva dal greco e significa “amore della sapienza”. Mentirei se dicessi che è sempre stata una materia facile… alcuni concetti dovevo studiarli per bene, fare schemi, ripetere i paragrafi, ma soprattutto analizzarli e comprenderli (ho sempre detestato imparare a memoria, non ci riesco).

Ricordo che proprio agli inizi del terzo anno il mio professore di filosofia ci disse di ripassare il programma studiato fino a quel momento per un compito in classe con delle premesse un po’ strane: avremmo visto un film e poi avremmo scritto una sorta di tema/analisi collegando i primi filosofi greci alla trama. Se ci ripenso, sorrido ancora oggi. Con i miei compagni avevamo fatto ricerche online, banalissime e non efficaci, googlando “Film filosofia” o qualcosa del genere. Immaginate lo stupore quando il prof ha inserito la videocassetta nel videoregistratore ed è partito il logo di Walt Disney e la solita voce che ripeteva quasi a mo’ di cantilena: “Non accettate i falsi, esigete sempre e solo videocassette originali Walt Disney Home Video”. Il film che abbiamo visto è stato La spada nella roccia, rimasi sconvolta quando scoprii molti collegamenti con Eraclito e compagnia bella.

Da un po’ di mesi trovate in libreria una nuova collana, firmata Edizioni Sonda, chiamata “Piccoli filosofi” proprio per spiegare in parole semplici – e tramite molti giochi interattivi all’interno dei volumi – la filosofia ai bambini e alle bambine. La collana è curata da Eliana Cocca, i testi sono scritti dalla Maestra Alba e le illustrazioni sono di Valeria De Caterini. Finora sono usciti tre volumi: Quel testone di Platone, Quel dormiglione di Cartesio e Quel criticone di Kant.

Maestra Alba ripercorre la biografia dei filosofi e, tra un gioco e l’altro, racconta in modo semplice i concetti filosofici, anche quelli più difficili! Una collana originale e interessante che ha tra gli obiettivi quello di far conoscere i filosofi più noti ai più piccoli e permettere loro di imparare divertendosi. Per la prima volta – rispetto ai testi scolastici, ovviamente – si racconta anche l’infanzia dei pensatori con aneddoti buffi e singolari!
I bambini e le bambine sono le creature più curiose per eccellenza e questi libri sono un ottimo strumento per placare e alimentare allo stesso tempo la loro sete di conoscenza. Dato che mi sono incuriosita anch’io ho fatto qualche domanda ad Alba Sala e a Eliana Cocca per scoprire i retroscena della collana!

Com’è nato il progetto editoriale del piccolo filosofo?
Eliana: Era da un po’ che con Sonda avevamo in mente di dedicarci con più attenzione alla filosofia per bambini e ragazzi. Era da poco uscito il nostro volume Le avventure della filosofia, una raccolta di racconti filosofici dai 10 ai 99 anni, quando Alba Sala (maestra Alba) ha bussato alla nostra porta con le sue fantastiche proposte. Era proprio quello che ci voleva, perché siamo andati a coinvolgere una fascia d’età ancora più bassa, già dai 6 anni, unendo la narrativa a giochi e attività.

Alba, com’è nata la tua collaborazione con edizioni Sonda e nello specifico con questo progetto?
Alba: Vari amici mi avevano parlato bene di Sonda come una casa editrice vivace e attenta ai bambini e alla filosofia, le due cose che interessano a me. Ho scritto per avere un appuntamento raccontando le attività che io già facevo a scuola con i miei bambini e poi mi sono presentata in ufficio con dei libretti homemade creati da me e che usavo già per le mie classi.
Eliana: Mi ricordo bene quando Alba è arrivata in redazione con questo materiale. Ovviamente mancavano ancora le fantastiche illustrazioni di Valeria De Caterini e tutto il lavoro editoriale che poi abbiamo fatto sui libri, ma ho avuto proprio la sensazione che fosse al posto giusto e al momento giusto. La base perfetta per creare insieme.

L’illustratrice è Valeria De Caterini. L’avete scelta insieme?
Eliana: L’abbiamo scelta noi di Sonda, ma devo dire che Alba si è innamorata sin da subito dell’arte di Valeria e del suo modo di interpretare il testo.
Alba: Valeria ha la capacità di disegnare esattamente ciò che io avevo in mente scrivendo. Anzi, di renderlo decisamente migliore. È stata un’intesa davvero magica che si è replicata per ogni libro della collana. La cosa è resa ancor più speciale dal fatto che non ci siamo mai incontrate di persona. Io ed Eliana abbiamo potuto lavorare insieme da Milano, ma Valeria è sempre rimasta a Roma a causa della pandemia. Quindi un’intesa a prova di Covid!

Il font utilizzato in questi libri è il Dyslexic, ad alta leggibilità. È una scelta inclusiva e molto bella. Come siete arrivati a questa scelta? Usate questo font anche per altri titoli o collane? Se sì, quali?
Eliana: Questa è una cosa che Alba ci ha proposto immediatamente e ci siamo trovate d’accordo al 100%: volevamo una collana ad alta leggibilità, quindi con Valeria De Caterini (l’illustratrice) abbiamo fatto qualche prova e scelto Dyslexic. La scelta è partita da un’idea molto semplice: vogliamo fare filosofia con i bambini perché pensiamo sia una delle materie più inclusive in assoluto, per temi, metodologia e potenzialità. Ecco perché vogliamo che la collana “Piccoli Filosofi” sia leggera e di facile lettura per tutti i bambini e le bambine. In passato avevamo già usato altri font alta leggibilità (come easyreading) per la narrativa e sicuramente continueremo con Dyslexic per altri titoli.
Alba: Io stessa quando ero bambina ho avuto difficoltà di lettura, ma negli anni ’80 non c’era molta sensibilità su questo argomento. Per questo non potevo mai approcciarmi alla lettura in modo sereno, cosa che invece mi auguro accada a tutti i bambini che prenderanno in mano questi miei libri e anche tutti gli altri.

In tutti e tre i libri finora pubblicati c’è una nota importante all’inizio ovvero: «nel libro scriviamo sempre «piccolo filosofo» perché nella lingua italiana si usa il maschile per intendere tutti, ma sappiate che ci rivolgiamo sia alle bambine, sia ai bambini». Mi è piaciuta molto questa specifica, soprattutto in questo preciso momento storico in cui la lingua e il linguaggio stanno cambiando e si stanno evolvendo. Voi state notando dei piccoli passi avanti?
Eliana: Ci sono molte case editrici indipendenti che si stanno muovendo in questa direzione e ne siamo felici. Noi di Sonda negli ultimi tempi cerchiamo di ragionare al meglio sul tema del linguaggio, soprattutto perché pubblichiamo tanti libri che riguardano temi sociali, femminismo e comunità LGBTIQ+. Cerchiamo di usare il più possibile forme inclusive come “tutte le persone” anziché “tutti”, ma nei libri per bambini la ripetizione di maschile e femminile allunga le frasi e appesantisce un po’ il testo, quindi come curatrice ho deciso di aggiungere quella piccola nota iniziale che mi sembrava significativa.

I primi tre volumi della collana sono dedicati a Platone, Cartesio e Kant che si discostano di (più o meno) vari secoli. Come siete giunte alla conclusione di far emergere per primi questi tre filosofi?
Alba: Platone e Cartesio li avevo già testati a scuola e per questo per i primi due volumi sono andata sul sicuro. Sono sempre piaciuti a tutti i miei alunni e hanno sempre mostrato un grande entusiasmo, per cui mi sembrava sensato partire da questi due grandi nomi. Kant invece mi è stato proposto da Eliana – sua grande fan – e mi sono messa volentieri a lavorare su nuovi testi e nuove idee. Ho accettato subito la sfida!
Eliana: Sì, la novità di Kant è colpa mia, anzi merito!
Ho sempre amato questo filosofo perché unisce le cose pure alle cose pratiche, occupandosi di entrambe. Penso sia un fantastico modo di approcciarsi alla vita e alle sue sfaccettature. Mi sembrava anche un po’ l’unione moderna di Platone e Cartesio e quindi la direzione mi è sembrata da subito quella giusta.

Qual è stato il filosofo più difficile da raccontare e quale quello che vi ha divertito di più?
Alba: Divertiti tutti e tre, senza dubbio! Il più difficile è stato Kant, anche perché abbiamo voluto includere le tre critiche…impresa non da poco. Alla luce di questo siamo anche passati dal maiuscolo al minuscolo, sempre in alta leggibilità, perché la fascia d’età di lettura è leggermente più alta, partiamo dagli 8 anni e non più dai 6.

Una delle cose che mi sono piaciute di più leggendo i libri è che c’è anche una parte interattiva. Prove, esercizi, disegni in cui i bambini e le bambine possono cimentarsi. È un’idea che vi è venuta durante la stesura del progetto oppure l’avete maturata mentre stavate progettando il primo volume? In base a che cosa decidete quali esercizi proporre all’interno del testo?
Alba: È il metodo che uso a scuola con i bambini: tento sempre di coinvolgerli con giochi che ho inventato e mi piace tantissimo che loro possano lasciare un segno nel libro. Non mi va che sia di “sola lettura” ma che possano sperimentare quello che imparano leggendo, mettendolo in pratica colorando, risolvendo enigmi, labirinti e tante altre attività. Sviluppano capacità logiche e anche di dialogo e confronto con gli altri.
Eliana: Alba arriva sempre con una lista interminabile di giochi e attività, poi ne parliamo insieme… impossibile convincerla a tagliare! Ma è un duro lavoro e qualcuno deve pur farlo, mi tocca! Alla fine teniamo molte delle sue proposte, io ne aggiungo altre e qualcuna ci viene in mente sul momento, mentre magari cerchiamo una soluzione per risparmiare spazio o per spiegare meglio una parte teorica attraverso il gioco.

Platone, Cartesio o Kant?
Alba: Io mentre scrivo mi innamoro di tutti e con grande facilità passo dall’uno all’altro, quindi a turno sono stati tutti i miei preferiti. È come chiedermi di scegliere tra le mie tre figlie, non posso! Amo Platone perché il primo amore non si scorda mai, Cartesio perché condividiamo il compleanno e Kant perché come lui ho un sacco di fisse… classico difetto da filosofi!

Ci saranno volumi dedicati anche alle filosofe?
Eliana: Sin dall’inizio siamo state convinte di voler inserire anche delle filosofe, ma abbiamo deciso di partire prima con i grandi classici per iniziare dalle domande più basiche. Magari una filosofa sarà la prossima in lista?
Io lo spero! Sono molto curiosa di scoprire quale sarà il prossimo (o la prossima) di cui tratterete. Grazie mille!

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