Tributi alla terra

Dove crescono gli alberi di Yoon Kang-mi – La città del futuro vista dagli occhi di una bambina

La letteratura ambientale attrae sempre più interesse da parte di giovanə e meno giovanə. Il desiderio di comprendere le contraddizioni del mondo in cui viviamo, infatti, passa anche dal narrarlo. Da qui nasce la rubrica Tributi alla terra, un nuovo spazio dedicato alla recensione di romanzi, saggi, fumetti (e molto altro) dove l’ambiente è protagonista in tutte le sue sfaccettature. Ogni mese, Tributi alla terra – titolo ispirato dall’omonimo graphic novel del fumettista Joe Sacco – vi terrà compagnia con nuove storie da leggere per (ri)conoscere le disfunzionalità del nostro tempo e provare a trasformarle prima di tutto con nuove parole e nuove immagini.

Più della metà della popolazione mondiale vive in aree urbane che, tuttavia, diventano sempre più invivibili a causa di una deleteria combinazione di cementificazione selvaggia, cambiamenti climatici e inquinamento dell’aria. La differenza microclimatica tra aree rurali e urbane, ad esempio, può arrivare anche a 5 gradi, spiegando i picchi di 40° nei centri storici di molte città del nostro paese e non solo. Nelle scorse settimane le immagini dei rifugi anti calore allestiti in Canada hanno fatto il giro del mondo. Così come quelle di questi giorni provenienti dalla Germania occidentale, interessata da piogge torrenziali indiscutibilmente legate all’aumento della temperatura media globale. L’inquinamento atmosferico derivante da attività di combustione e deforestazione, da pratiche agricole e da quelle del trattamento dei rifiuti, inoltre, rende l’aria irrespirabile e causa milioni di morti premature in tutto il mondo. Non serve neanche andare troppo lontano per rendersene conto: conosciamo bene le condizioni in Pianura Padana, agli ultimi posti in Europa per qualità dell’aria e condizioni di salute. I dati sono preoccupanti e gli sforzi politici per arginare la deriva ancora troppo deboli. Esperimenti per un mondo alternativo non mancano di certo: c’è chi si organizza in comunità autosufficienti per produzione e consumo di energia, chi pianta alberi e coltiva il proprio cibo a km0, chi rinuncia alla macchina e riprogramma le proprie abitudini quotidiane sulla base di un senso di responsabilità collettivo sempre più diffuso. E poi c’è chi racconta tutto questo, come fa la scrittrice e illustratrice coreana Yoon Kang-mi con il suo albo illustrato Dove crescono gli alberi, edito in Italia da Topipittori nel 2021.

«Anche oggi l’aria è irrespirabile. Mi toccherà giocare in casa. Faccio un disegno»

Attraverso gli occhi e la fantasia di una bambina costretta a vivere rintanata tra le mura di casa proprio a causa dell’aria irrespirabile della città in cui vive, Kang-mi dà vita a una narrazione illustrata che parla dell’esigenza di immaginare già oggi la possibilità di un altro mondo, più verde e più giusto, all’interno del quale umani, piante, animali, microbi, macchine diano vita alla famiglia più-che-umana teorizzata da Donna Haraway. I disegni della giovanissima protagonista plasmano la storia della città che lei vorrebbe: una città a misura di bambina che tuttavia ci porta in modo diretto e brutale a riflettere su quanto le città contemporanee ne siano distanti. Si, perché quelle che immagina la protagonista affacciata alla finestra è un paesaggio urbano fatto di palazzi colorati, vitali, gioiosi e floreali ben lontani dal grigio degli edifici che le si stagliano davanti.

Man mano che il disegno prende forma, scorriamo le pagine allontanandoci dall’immagine di ruspe intente a tagliare gli alberi e da quella di un deserto di desolazione che solo un paesaggio industriale sa restituire. «Somiglia al palazzo di fronte. Ma, a dire il vero…è un posto per giocare», dice la nostra piccola disegnatrice creando sulla carta una città magica, piena di piante e fiori a cui dare nomi, da curare nel suo giardino segreto, uno spazio da esplorare e in cui giocare lontana dalla minaccia di quel cielo tossico che la costringe al chiuso, lontana dai suoi amici e dai suoi affetti. «Faccio tutta una città. Come dico io. Ci sarà un grande laboratorio per studiare le piante» e dei robot per farle crescere in modo da pulire l’aria e stare di nuovo all’aria aperta, insieme. Ci sarà anche una serra gigantesca dove gli animali potranno vivere indisturbati e poi un palazzo, la casa della protagonista, che sarà pieno di alberi, di stanze per invitare persone e gatti randagi, che ospiterà tantissime forme di vita diverse:

«Ecco fatto. Nella mia casa ci abitano gli alberi. Vi aspetto. Venite a trovarmi quando ne avete voglia»

Bisognerebbe ripartire dall’immaginazione. Attraverso la matita della piccola disegnatrice, Yoon Kang-mi progetta la città del futuro, caratterizzata da forme bizzarre, coperture vegetali incredibili e a tratti utopistiche che però esplicitano un obiettivo più che concreto: architettare città inclusive, che diano spazio alla creatività, alla cura, alla socialità e allo stare bene collettivamente. La chiara propensione a un futuro più equo e al diritto al benessere delle nuove generazioni rende questo albo illustrato un piccolo gioiello nel panorama della letteratura per bambini, sempre più attenta alle tematiche ambientali e all’importanza di favorire la costruzione di parentele tra materiali, uomini e vegetali così come proposto da diversi esempi di architettura verde ed ecologica (Vegetecture) che, ad esempio, ritroviamo nel saggio di Maurizio Corrado, architetto e autore di Architetture del dopo – Costruire con le piante. Salice, canna, bambù, paglia, terra (DeriveApprodi, 2020). Uno degli esempi più conosciuti, il Bosco Verticale di Stefano Boeri a Milano, ne è una chiara espressione sebbene si tratti di un esempio più che esclusivo, dai prezzi inarrivabili ai più oltre che simbolo del processo di gentrificazione che interessa diversi quartieri milanesi. Discriminazioni e atti di marginalizzazione sono proprio alcuni degli aspetti che non trovano spazio nei disegni tanto semplici quanto rivoluzionari della protagonista di Dove crescono gli alberi. Delle automobili, ad esempio, non c’è più traccia. Nella città della giovane artista si va a piedi e in bicicletta, ci si muove lentamente traendo ispirazione dai tempi quieti e dai modi sociali del mondo vegetale, come avevamo già illustrato nell’articolo sul Wood Wide Web. L’albo illustrato di Yoon Kang-mi, il suo primo per bambini, è un’autentica boccata d’ossigeno in tempi in cui l’aria buona scarseggia al pari di quella visione d’insieme indispensabile alla costruzione di un futuro non per pochə ma per tuttə, da vivere per strada, nei parchi, all’aperto e non più dietro il vetro di una finestra.

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