7CRIMINI | Il furto

Art. 624 – R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398

Chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516.

Un mese fa è arrivato in libreria Il Furto, sesto volume della serie 7Crimini, scritta da Katja Centomo e Emanuele Sciarretta e edita da Tunué, di cui siamo ormai fedelә lettorә.

La cornice si apre su una scena che ben consociamo: il gruppo di escursionisti è ancora bloccato a causa di una bufera di neve che non sembra voler finire e, ancora una volta, spetta al giudice Massimo D’Ettori intrattenere la compagnia. Eppure qualcosa sta cambiando e non può sfuggire agli occhi deә lettorә che hanno seguito la vicenda volume dopo volume. C’è una storia più grande, un mistero più intricato che sta per venire a galla.

Usciamo dalla storia che fa da cornice per andare a scoprire il sesto crimine esemplare: il furto. Forse mai come in questo volume le parti più oscure e in ombra dell’animo umano si bilanciano perfettamente con quelle più in luce. Da una parte la violenza e la crudeltà di un gruppo di ladri professionisti disposto a tutto pur di portare a segno il loro colpo, anche uccidere. Dall’altra, invece, l’innocenza e la speranza di un gruppo di ragazzini che, a causa di una bravata, si ritrovano coinvolti in qualcosa di più grande loro.

A differenza degli altri crimini raccontati finora, questa volta la divisione tra buoni e cattivi sembra più netta e non fatichiamo a prendere le parti degli uni o degli altri. Tuttavia, a metà tra questi due poli – quello del bene e quello del male – si colloca un terzo personaggio, Salvo Giannizzo, che incarna perfettamente il messaggio che abbiamo ritrovato finora in ogni volume della serie.

Salvo, destinato a grandi cose grazie al calcio, è finito in un giro sbagliato che lo ha portato ad essere complice di una rapina finita male. Insomma, un buono che la vita ha portato a incattivirsi e che – forse per spirito di sopravvivenza – ha lasciato che la parte più buia del proprio animo avesse la meglio.

Nulla è perduto però, e se è vero che il destino può essere capovolto in un attimo, è anche vero che nella vita c’è sempre spazio per il riscatto. Questo Salvo lo imparerà con il tempo, proprio grazie a quel gruppo di ragazzini che dimostreranno di essere più furbi di quanto avesse pensato.

Ogni volume della serie di 7Crimini porta riflettere e a interrogarsi su come le scelte della vita possano sconvolgere gli equilibri quotidiani e trasformare il confine tra bene e male in una linea estremamente labile. Ne Il Furto questo messaggio è ancora più evidente, accompagnato però dalla speranza che anche nelle situazioni più buie sia possibile riscattarsi.

A dare un volto ai personaggi questa volta sono Luca Enoch – illustratore della storia che fa da cornice al racconto centrale – e Francesco Mazzoli, che dà grande importanza alle espressioni dei protagonisti, in particolare agli sguardi, fondamentali per tradurre visivamente le emozioni dei personaggi, ma anche per lasciar trapelare il non detto che si cela dietro la storia.

Questo sesto volume lascia sicuramente con il fiato sospeso. Un mistero sta per essere svelato, ma per scoprirlo dovremmo attendere anche qualche mese!

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