Qual è la prima cosa che vi viene in mente se dico Marvel? La mia sono i pomeriggi passati davanti alla tv a guardare un giovane Peter Parker che si trasforma in uomo-ragno e passa da un palazzo all’altro della città. O ancora, i poster in camera e gli appuntamenti al cinema con gli amici. Prima di tutto questo, però, Marvel sono le copertine dei volumi intoccabili di mio fratello, il profumo delle pagine stampate, il fascino di bellissimi disegni e il desiderio (o l’ingenua speranza), che ammettetelo sarà stato un po’ di tutti, di avere quel qualcosa che rendesse anche me una specie di supereroina.

In Protocollo Marvel c’è questo e molto altro. Nato dalla penna di Manuel Piubello, scrittore emergente e appassionato di fumetti, questo libro cerca di ricostruire le tappe che hanno portato un colosso dell’universo dei fumetti al successo. E di strada questa casa editrice ne ha fatta proprio tanta! Fondata da Martin Goodman, la Marvel diventerà la grande industria che conosciamo noi solo molti anni, personaggi e vicende editoriali dopo.

Per chi ama il fumetto, ma anche per chi ha conosciuto il mondo dei suoi personaggi solo grazie al grande schermo, Protocollo Marvel racconta come l’universo Marvel abbia raggiunto l’apice del successo partendo dalla Timely Comics, fino ad arrivare a quella che viene definita la Golden Age dei fumetti, passando per i grandi successi e gli altrettanti insuccessi di una folta schiera di supereroi, con una buona dose aneddoti e curiosità che incuriosiranno anche i fan più appassionati.

Consapevole che agli americani non piaceva leggere più di tanto e che le immagini potevano fare la differenza, la prima idea di Martin Goodman fu di cambiare il titolo della pubblicazione in una più “malleabile” e più veloce da leggere e assimilare: nasce Marvel Comics #1(1939).

Per dividere questa nuova realtà da quelle già esistenti Martin crea una nuova etichetta editoriale sul quale inserire tutte le pubblicazioni a fumetti, la Timely Comics.

Se i contenuti sono in grado di soddisfare i lettori di tutti i tipi, un po’ meno lo è lo stile di scrittura del libro. Nonostante le frasi semplici e chiare che rendono la lettura del testo scorrevole, saltano all’occhio alcune imperfezioni di stile, segno di un autore ancora alle prime armi.

Nonostante i difetti di forma e qualche modifica che un buon editor saprà certamente apportare, Protocollo Marvel è, a livello di contenuti, il manuale perfetto per chi desidera conoscere l’universo di quei supereroi e di quelle supereroine in cui ognuno di noi si è immedesimato almeno una volta nella vita (o chi come me anche mille). A questo punto, dunque, non ci resta che aspettare il volume successivo e studiare per bene tutte le curiosità del presente!

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