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#Libromania – Intervista a Diari di bordo

Agosto è praticamente finito così come le vacanze, almeno per me che invidio chi è tuttora in vacanza e chi, invece, approfitterà della calma di settembre per andare al mare o per visitare qualche località straniera. Senza contare che ci sono anche quelli che, tornati alla solita routine, decidono di fare un weekend fuori porta. Non so se posso rientrare nell’ultima categoria, ma sono sostenitrice di quello che tanti – prima di me – hanno detto e sostenuto: i lettori hanno la possibilità di viaggiare per tutto l’anno, possono passare da un piccolo paesino siciliano fino ad arrivare in Norvegia per poi ritrovarsi in Perù due ore dopo. Ciò è possibile grazie alla letteratura, a cui non saremo mai grati abbastanza.
Quando scegliamo la meta delle vacanze, chiediamo ad amici e parenti, che sono stati prima di noi in quel luogo, cosa vedere e cosa no, dove mangiare, dove dormire. Ci affidiamo anche a internet, è vero. Ma scommetto che se un vostro amico vi consigliasse di andare a mangiare in quel ristorantino carinissimo a basso prezzo, vi fidereste a occhi chiusi. La stessa cosa mi capita con i librai e i libri che consigliano. Non tutti i librai, ovvio, ma quelli speciali, quelli che diventano di fiducia. E a proposito di libri, librai e letteratura di viaggio, a Parma c’è Diari di bordo (via Santa Brigida, 9), gestita dai gentilissimi Alice e Antonello che ringrazio per l’intervista. Dalle loro parole si evince passione, che è l’ingrediente segreto per riuscire in tutto!

Ciao Alice e Antonello! Come prima cosa vi chiederei di raccontarci un po’ di voi e di come sia nata Diari di bordo.
Diari di bordo è il frutto di un sogno che si è concretizzato quattro anni fa. Dopo il percorso di studi e l’esperienza in altre librerie, abbiamo maturato la necessità di identificare la nostra personale idea di libreria a partire da ciò che vorremmo trovare come lettori: librai competenti e attenti ma anche capaci di costruire una realtà accogliente dove in una dimensione informale poter avviare un confronto sui libri che diventa stimolo reciproco e arricchimento costante. Per dare forma a tutto questo ci è parso fondamentale sin da subito identificarci in un tema specifico, perché siamo certi che oggi davanti alla crisi dell’editoria, ai colossi librai e alla concorrenza online, una libreria indipendente debba necessariamente distinguersi per essere altro rispetto a tutto questo. Per farlo deve definire un’identità profondamente marcata, anzitutto attraverso il tema che leghi la sua proposta, nel nostro caso il viaggio perché riteniamo sia un’attrazione in senso ampio nell’idea di esplorazione letteraria nei luoghi, nella storia, nei percorsi di turismo alternativo e viaggio lento, anche grazie alla fotografia, alla poesia, alla grande illustrazione d’autore e ai libri per bambini. Abbiamo scelto di sviluppare questo tema attraverso una selezione accurata, raffinata e insolita (titolo per titolo!) di case editrici indipendenti di qualità, seguendo il primo assunto fondamentale: il rispetto per il lettore e l’intento di sorprenderlo, di scuoterlo, con una proposta culturale di alta qualità, ricercata e alternativa; con presentazioni e incontri con autori di rilievo nazionale e internazionale; inaugurazioni di temporanee d’arte, corsi di scrittura e di lettura ad alta voce; appuntamenti musicali sul filo della letteratura e iniziative dalla valenza nazionale per la promozione del libro e della lettura attraverso collaborazioni nelle scuole, come per #ioleggoperché, o con appuntamenti straordinari come Letti di notte, o Italian Book Challenge, la sfida dei lettori indipendenti. Sin dalla nostra apertura quattro anni fa abbiamo promosso e portato avanti iniziative solidali in favore di associazioni che aiutano i meno abbienti, valse anche il premio Cepel del Ministero della Cultura con Un libro sospeso, che portiamo avanti per tutto l’anno in favore degli assistiti dalla Comunità di Sant’Egidio nella speranza di riuscire ad aprire una biblioteca nella sede parmigiana. Tutto questo perché siamo profondamente convinti che sia fondamentale portare la lettura al di fuori dagli ambiti tradizionali. Risiede anzitutto in questa idea il nostro modo di “essere libreria”: rappresentare un presidio culturale che vuole essere un bene collettivo e, per questo, da preservare da parte di quanti ne riescono a intravedere la risorsa.

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La vostra libreria è dedicata alla buona letteratura e al tema del viaggio. E, lo sappiamo, grazie alla lettura e alla letteratura è possibile viaggiare rimanendo comodamente seduti. Quali sono i libri che avete consigliato a chi realmente doveva intraprendere un viaggio questa estate?
Sono innumerevoli i titoli che continuiamo a consigliare durante tutto l’anno, a partire dalle guide di grande approfondimento culturale come quelle della Odoya nel raccontare luoghi ritenuti idealmente di confine; le guide insolite come quelle Jonglez scritte dai residenti; quelle “ribelli” di Voland; o quelle letterarie di Perrone, solo per citarne alcuni. Il nostro intento è quello di fornire accanto a vere e proprie guide, delle narrazioni, storiche o romanzate, fortemente legate alle descrizioni dei luoghi e in grado di offrire un ritratto puntuale, che si tratti dei diari di viaggio delle non-guide Vallecchi, dei reportage della Keller, o dei percorsi dal taglio antropologico della Exòrma.

Alice e Antonello, i librai di Diari di bordo

Alice e Antonello, i librai di Diari di bordo

E a chi invece rimane a casa, che libri avete consigliato?
Ogni buon vero libro permette di esularsi momentaneamente dal presente per poi comprenderlo meglio, a volte, anche calandosi negli occhi dei suoi protagonisti e forse imparare a interpretare in modo diverso anche le proprie scelte o analizzare una particolare fase della propria vita. Ci sono letture imperdibili per ciò che lasciano nel lettore, come il caso de L’estate che sciolse ogni cosa di Tiffany Mc Daniel, e per ciò che38800226_1848914741854931_7300940573471408128_n rappresentano nel “pensiero editoriale” che incarnano, come in questo caso Atlantide: una casa che pubblica titoli a tiratura limitata con una veste grafica di grande raffinatezza e che ha scelto il circuito delle librerie indipendenti per promuoversi. O La vita lontana di Paolo Pecere, edito da  LiberAria, che identifica il filo del viaggio come elemento di trasformazione di vita e simbolo, al contempo, del percorso spirituale di chi lo intraprende e di accettazione ed elaborazione di un nuovo inizio di chi non può fare altro che subire quella scelta e prendere atto della necessità di una ridefinizione di sé, anche attraverso l’ausilio della letteratura e della filosofia. Tra i grandi consigli di lettura di questi ultimi mesi anche La libreria della Rue Charras di Kaouther Adimi, edito da L’orma, anzitutto perché rappresenta un viaggio nei luoghi e nella storia, con una trasposizione nel presente del sogno che prese forma grazie a un editore che immaginò, reduce dell’esperienza parigina, di dare forma ad Algeri a una libreria e casa editrice capace di accogliere e proporre libri di entrambe le sponde del Mediterraneo. Quel luogo divenne dimora di intellettuali illuminati, che trovarono tra quelle mura un luogo di confronto e di dibattito usando la letteratura per riflettere sulla società del loro tempo. Si tratta di una narrazione che rappresenta un grande valore simbolico per noi: è il cardine della nostra idea di essere libreria, usando le grandi narrazioni come mezzo per interrogare sé stessi e il proprio periodo storico. Nel romanzo, quel sogno legato a un’utopia rinasce idealmente nel modo di ripercorrerne la storia nel presente, portando il lettore a riflettere non solo sul valore e sulla diversità di una libreria indipendente di qualità, ma sul peso sociale che assume per la comunità nella ricchezza culturale di cui si fa portatrice e sul significato di una sua eventuale perdita.

Da voi predomina la letteratura indipendente e, di conseguenza, case editrici indipendenti. Ce n’è qualcuna che amate particolarmente?
Ogni casa editrice che proponiamo tra i nostri scaffali è frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca iniziato quasi un anno prima dell’apertura della libreria e che rappresenta ancora oggi una ricerca continua e costante, per questo parlare solo di alcune equivarrebbe a fare quasi un torto alle altre. Ognuna si differenzia nettamente per caratteristiche predominanti come il taglio della narrativa proposta; la scelta tematica e geografica degli autori italiani e stranieri selezionati; il modo di compiere una continua sperimentazione linguistica o interrogarsi sul significato dell’identità o la scelta di usare la parola poetica come strumento privilegiato per intraprendere un percorso che spetterà poi al lettore portare avanti trovando in quelle suggestioni anche le proprie.

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Ci anticipate qualche evento di settembre?
Inizieremo la stagione autunnale di appuntamenti il 7 settembre alle 18 con la presentazione dell’opera completa di un autore di rilievo nel panorama della letteratura italiana come Luciano Bianciardi, Il cattivo profeta, edito da Il Saggiatore, con la presenza di una figura di prestigio per la critica letteraria come Mariolina Bertini. Proseguiremo dall’8 settembre al 17 con una fitta serie di appuntamenti per Incontri e racconti, alle Fiere di Parma in occasione del Salone del Camper, che apriremo con La mia Francigena di Andrea Vismara, per proseguire con Un monaco free-lance – tra Vietnam e Cambogia di Fabio Morotti e con Sui Confini con Marco Truzzi. Il 9 ospiteremo Rocco Catalano con Particella 131 e a seguire il viaggio nell’America sconosciuta con Seba Pezzani da Profondo Sud ad altre narrazioni. Il 10 settembre il direttore e il caporedattore di CTRL magazine presenteranno il reportage del nuovo numero “Stiamo scomparendo – Viaggio nell’Italia in minoranza”. L’11 settembre reading poetico teatrale con l’attore Alfredo Biondolillo, il giorno successivo la presentazione di Sette passaporti di Giuseppe Caridi con l’autore il fotografo Alberto Bregani, autore di Montagna in chiaroscuro. Il 13 settembre, reading con l’attore Andrea Gatti con un viaggio letterario in Appennino. Il 14 settembre L’inquietudine delle isole. Piccole fughe tra atolli e arcipelaghi di Silvia Ugolotti e a seguire Mediterranea – Tra vini e libri con l’enogastronomo Paolo Tegoni. Doppio appuntamento al sabato con Santiago di Giuseppe Leonelli e a seguire Correre nel nulla di Giuliano Pugolotti. Conclusione la domenica con il libro di illustrazione di Antonella Selva, Cronache dalle periferie dell’Impero e del libro fotografico Tracce di Blues dal Mississippi al Po di Gigi Montali.

Come possono seguirvi i nostri lettori?
In questi quattro anni siamo riusciti a fidelizzare i nostri lettori anzitutto attraverso la frequentazione della nostra libreria sviluppando un confronto dettato dalla condivisione di idee e di discussione su grandi temi legati ai libri che ogni giorno proponiamo. Al contempo, riusciamo a portare avanti una rete di relazioni e contatti in tutta Italia attraverso i social che usiamo per promuovere quotidianamente i nostri consigli di lettura e aggiornare i lettori sui nostri appuntamenti. È possibile anche iscriversi alla newsletter per essere costantemente aggiornati o seguire il calendario di incontri dal sito.

Poesia, narrativa, fumetto: chi e cosa non deve mancare in valigia?
Polly Clark, Larchfield, Atlantide; Mariagiorgia Ulbar, Gli eroi sono gli eroi, Marcos y Marcos; Carlos Reyes e Rodrigo Elgueta, Gli anni di Allende, Edicola ediciones.

Photocredit: Diari di bordo, Edizioni di Atlantide

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