Anatomia di un istante 17/23 settembre

Un frammento televisivo, di Rai 1, la rete ammiraglia. Il salotto delle grandi occasioni, l’intervista di Bruno Vespa a consacrare la prima intervista televisiva di Giuseppe Conte. E lui, nel suo completo impeccabile, tira fuori un santino, una piccola immagine: è il volto di Padre Pio, famoso in tutto il mondo, tirato fuori con sicurezza da chissà quale tasca, come un asso nella manica. Per quale partita, poi, è forse la domanda più interessante.

Lo sappiamo, l’Italia è uno stato laico. Ma l’esposizione di simboli religiosi, di icone, aneddoti, santini e tutto l’armamentario che sfuma nella superstizione, è ancora un tratto distintivo della politica italiana. Ancor di più per un premier, Giuseppe Conte, nato a San Giovanni Rotondo, a stretto contatto con le spoglie di Padre Pio, con il suo culto e la sua narrazione. Il premier, finora un po’ defilato, si è affidato alla liturgia del salotto di Vespa, che sembra quasi un confessionale, e in quella religione popolare e popolana che fa ancora breccia nel popolo italiano.

“Eh bè, è lui” afferma Vespa. Sipario.

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