Cosa pensate se vi dico Artù? Credo che molti, se non tutti, inizieranno a canticchiare una delle canzoncine del cartone che abbiamo guardato chissà quante volte da bambini, e a vedersi riapparire davanti l’immagine di un giovane e impacciato Semola che si ritrova coinvolto in mille peripezie senza chiederlo né volerlo.A chi poi è appassionato di serie TV, sarà probabilmente venuto in mente un telefilm piuttosto recente, Merlin, che vede un giovane Merlino alla prese con le prime magie e dedito alla protezione di un altrettanto giovane e affascinante Artù.

Quel che è certo è che sulle vicende di questo cavaliere, re, prode guerriero, si è raccontato e si racconta ancora molto. Probabilmente questa fama, che dura nei secoli, è dovuta al fatto che la nascita, la vita, le gesta e la morte di questo personaggio sono ancora oggi per la gran parte sconosciute e avvolte dal mistero. Siamo davanti ad una materia che lascia molto spazio all’immaginazione, alla fantasia e ben si presta ad interpretazioni più disparate e a mis en place di ogni sorta, che affascinano e coinvolgono anche il pubblico più esigente.

Ma c’è chi su Artù si documenta da anni, ne ha seguito le gesta impresse nelle pagine dei libri, pronunciate dagli studiosi e, alle volte, provate da testimonianze che hanno lasciato i loro segni nel terreno. Io ho avuto la fortuna di conoscere qualcuno che rientra in questa categoria e oggi vi parlo proprio del suo lavoro e di quello dei suoi compagni di viaggio.

Artù Rivelato è un progetto che ha come obiettivo quello di raccontare l’immagine più pura e vera del leggendario re bretone: re Artù, un personaggio complesso e articolato, non semplice da descrivere e presentare.

Il progetto nasce dalla pluriennale ricerca sui testi della materia di Bretagna, e dopo un mese di riprese in Gran Bretagna e sulla costa bretone. L’idea è quella di coinvolgere tutti i fan di re Artù all’interno della realizzazione del progetto attraverso laboratori ed esperienze aperti a tutti.

Diviso in quattro puntate e pubblicato sul sito www.aturivelato.it, il documentario nasce come uno dei progetti messi in campo dall’associazione culturale H!storia, giovane associazione bolognese, sia per nascita che per composizione del proprio team, che ha come scopo quello di una divulgazione storica che sia più “leggera” e fruibile a tutti, grazie all’uso dei canali social e dei mezzi mediatici.

Perché proprio Artù?

Figura meta-storica, la cui esistenza non è mai stata provata con certezza, quella del re bretone ha da sempre affascinato il panorama storico, ed in particolare quello letterario che nel corso dei secoli ne ha fatto il fulcro di molti romanzi e racconti di finzione.

Questa figura viene presa e intorno ad essa vengono create una serie di situazioni, una serie di personaggi e una serie di temi, e questo va avanti per secoli. Questo insieme di testi che compone tutto ciò che riguarda Artù viene detto Materia di Bretagna.

Degli stessi personaggi e della stessa storia, dunque, esistono tantissime versione differenti che spesso creano enorme confusione. Ogni autore, nel corso dei secoli, utilizzava le storie e i personaggi a proprio piacimento.

Da qui la nascita del progetto Artù Rivelato, che parte da una curiosità dell’ideatore e regista Simonluca Renda, che nel corso dei propri studi sulla materia arturiana, si è imbattuto nella lettura dell’introduzione a La Morte d’Arthu di Sir Thomas Malory, la cui prefazione cita una serie di luoghi e reliquie legate alla storia del re bretone. Questo stimolo è stato lo spunto per intraprendere una viaggio, sia reale che letterario, in questi luoghi e dare inizio ad una ricerca che ha dato vita, appunto, al documentario.

È così Artù Rivelato ci conduce, tra paesaggi e inquadrature da togliere il fiato, nei luoghi chiave che sembrano aver segnato la storia del re bretone e dei suoi fedeli cavalieri. Le musiche, frutto di altrettanto studio e scelte con estrema cura, ci riportano con le loro note in un’epoca lontana e rievocano leggende e gesta incredibili.

Artù rivelato è molto più di un semplice progetto.

È il frutto della passione di un gruppo di giovani ragazzi che cercano di far chiarezza, per quanto possibile, su un tema di cui hanno parlato in tanti e che continua ad affascinare un largo pubblico.

È anche la prova di come la storia, anche quella così lontana, possa essere sempre attuale se divulgata con i mezzi e gli strumenti giusti.

È, infine, l’occasione perfetta per fare un viaggio lungo secoli comodamente seduti sul vostro divano.

Allora non mi resta che augurarvi: buona visione!