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Mary e il mostro – Frankenstein a duecento anni dalla sua nascita

Rivoluzionaria, geniale, coraggiosa.

Per festeggiare i 200 anni dalla pubblicazione di Frankenstein, o il moderno Prometeo (Frankenstein; or, the modern Prometheus), l’autrice e illustratrice Lita Judge, racconta in poco più di trecento pagine, la vita di Mary Shelley e le tappe del tortuoso percorso che hanno condotto alla nascita della sua immortale creatura.

https://goo.gl/5rx9oyMary ha solo sedici anni quando viene costretta a lasciare la propria casa per salpare su una nave diretta in Scozia, sola, indifesa e in balia delle onde. Da questo momento la sua vita sarà un continuo vagare, la ricerca costante di un posto da poter chiamare casa, di un mondo che finalmente riconosca il giusto valore alle donne.

I sensi di colpa per la perdita della madre, morta per darle la vita, una figura assente ma allo stesso tempo costantemente presente con i suoi versi e il suo esempio di vita. Un padre devastato dal peso dei debiti e due sorelle, Fanny e Claire, ognuna a proprio modo vittime di una ingiusta vita.

Ma è solo quando Percy Bysshe Shelley entra nella sua vita, che inizia davvero il percorso che porterà una giovane diciassettenne, ancora piena di speranze e fiducia nel mondo, a diventare l’autrice di quella creatura spaventosa e affascinante che prende il nome di Frankenstein.

Costretta a fuggire di casa perché incinta di Shelley, Mary attraverserà la Francia, l’Italia, e l’Inghilterra. Sempre più provata dalle difficoltà della vita, con il cuore e la mente pieni di incubi e paure, segnata dalla perdita delle persone che ha amato, all’età di diciannove anni finalmente la sua creatura inizierà a prendere forma:

Il dolore mi inghiottirebbe
Se non ci fosse la storia
Che continua a crescere nella mia mente.
Continuo a scrivere
Finché la penna graffia un dolore
Forte come grida.
Ma non è più la mia voce che sento.
È quella della mia Creatura.

Il volume, edito da Il Castoro, e nelle librerie dal 2 febbraio 2018, riesce ad evocare, grazie alla scelta della narrazione in versi liberi e all’uso delle illustrazioni ad acquerello, quegli stessi sentimenti di angoscia e frustrazione che hanno ispirato l’autrice, riuscendo nel difficile compito di spiegarli con non troppe parole.

Un libro che è anche una raccolta di poesie e di acquerelli, che fa dell’arte il proprio mezzo di espressione, ma anche una delle sue tematiche principali. Un libro che rende giustizia nel miglior modo possibile alla figura di una donna forte e determinata come Mary Shelley che ha avuto il coraggio di combattere i suoi incubi dando loro vita nell’unico modo possibile: la scrittura.

Cerco di scacciare quell’orribile immagine dalla mente,
ma so che non posso sfuggirle.
Questa presenza spettrale ha risvegliato un’idea.
Devo rivolgermi direttamente all’incubo
E rincorrerlo
Finché diventerà la storia
Che scriverò.

Immagini: https://goo.gl/5rx9oy, https://goo.gl/724uRm.

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