Gli abissi della città di Yestering – date al mare quello che al mare appartiene

Qualche settimana fa, tra un cambio di colore e l’altro, è successo che mi sono ritrovata zia – acquisita, ma pur sempre zia – evento che mi ha portata a chiedermi in che modo un giorno racconterò a questo nuovo arrivato ciò che è accaduto in questo anno con poche certezze e troppe distanze.

Qualche giorno fa ho letto Gli abissi della città di Yestering e ho capito che mi piacerebbe descriverlo così, come lo raccontano Fepa e Curzio in questa bellissima storia edita da Edizioni Epoké solo qualche mese fa.

Trama

Yestering è una città lontana dal mare che sorgeva in mezzo a una pianura rigogliosa e fatta di palazzi tanto alti che a volte, nei giorni più nuvolosi, è difficile scorgerne la cima. A Yestering, poi, le persone vivono in case di ringhiere e rispettano strane tradizioni come quella del Giorno del Vicino, quando tutte le famiglie di sinistra vanno a cena dal vicino di balcone di destra.

Ci pensate, di questi tempi, che follia una simile ricorrenza?

Adele, figlia di Donna e Zeno Pincopercole – sindaco della città – ha conosciuto Norberto proprio così, durante i festeggiamenti del Giorno del Vicino. Norberto e sua madre Carla, appena trasferiti a Yestering, sembrano una coppia davvero singolare.

Così, come spesso capita, tra uno sguardo un po’ storto, un capriccio, un parere espresso male, Adele e Norberto – all’apparenza tanto diversi – diventano amici, legati da un affetto e, anche se ancora non lo sanno, da un destino speciale. Se ne accorgeranno quando uno strano fenomeno colpirà la citta: una pioggia speciale che inizia a cadere senza sosta.  

Diversa-mente

Gli abissi della città di Yestering è innanzitutto un libro sulla diversità. Norberto e Adele hanno una scintilla che li distingue dal resto della classe, dalle loro famiglie e addirittura dall’intera Yestering.

Per non parlare di quanto i due giovani protagonisti sono diversi tra loro. Adele ama andare a fondo nelle cose, scoprirne il funzionamento, dare una risposta a tutto quello succede attorno a lei. Norberto invece, che ama il mare e le barche, si lascia trasportare e cullare dalle onde degli eventi, anche da quelli più inspiegabili e sorprendenti.

Entrambi, però, sia Adele che Norberto hanno in comune il modo di guardare le cose con uno sguardo differente maniera differente. Adele che indaga e sviscera il meccanismo complesso di tutte le cose, e Norberto che un po’ come quando si guarda l’oceano, riesce a vedere le cose per quello che sono al di là della linea blu dell’orizzonte.

Saranno proprio questi due sguardi tanto diversi che riusciranno a salvare Yestering dalla catastrofe che l’attende.

Adattarsi

Se c’è una cosa che l’ultimo anno ci ha insegnato – o forse solo ricordato – è cosa voglia dire doversi adattare. Eppure, se ci pensiamo bene, a scuola ci insegnano che l’evoluzione è stata anche questo, sapere e, ancora di più, avere la capacità, la forza, la prontezza di adattarsi al cambiamento, a qualcosa che ci travolge quando meno ce lo aspettiamo e nella maniera più imprevedibile possibile.

Mentre leggevo la storia di Fepa e Curzio continuavo a domandarmi com’è possibile che un libro per ragazzi possa essere così spaventosamente attuale.

E dire che la riposta me la trovo davanti quotidianamente in quei ragazzi che vedo seduti ai loro banchi e che sono stati capaci, nonostante tutto, di adattarsi a una scuola nuova, a un nuovo modo di vivere le amicizie, di interagire. Perché è vero, l’ultimo anno è stato inaspettato e duro per tutti, ma quanto è difficile trovare un nuovo equilibrio per chi è in quella fase della vita che è, per antonomasia, perdita e ricerca di identità, stabilità e radici?

Adele e Norberto sono solo dei ragazzini, eppure è proprio a loro che spetta il compito di salvare Yestering e di (di)mostrare ai grandi che un modo per ricominciare esiste ed è possibile.

Forse dovremmo seguire anche noi l’esempio dei cittadini di Yestering? Provare per credere!

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