Mask’d The Divine Children– Amicizia, poteri magici e molto altro

Volevo leggerlo da un po’ e l’altro giorno ho approfittato da una pausa dal lavoro per rilassarmi ed entrare nel mondo di Mask’d The Divine Children, primo graphic novel della serie scritta da Fiore Manni e Michele Monteleone, disegnata da Ilaria Catalani e colorata da Claudia Giuliani. Il fumetto è stato pubblicato a settembre 2020 da Edizioni Star Comics, casa editrice specializzata nella pubblicazione di comics americani e manga, e che ultimamente ha arricchito il suo catalogo con tante novità (avevamo parlato tempo fa de Il muro, Blue nella terra dei sogni, senza contare il divertentissimo Seiri-Chan. La tua amica mensile).

Mask’d The Divine Children è una storia intrigante, piena di colpi di scena, ben costruita e costituita da personaggi con cui si entra subito in empatia.
In un tempo remoto gli dei usavano delle maschere, che racchiudevano gran parte del loro potere divino, per comunicare con gli uomini. Ma si sa che l’umanità non si accontenta mai e che, spesso, è assetata di potere. Per questo, quando la violenza degli uomini diventò intollerabile, gli dei decisero di troncare i rapporti e di confinarsi in un’altra dimensione. Le maschere, però, rimasero sulla Terra, custodite da cinque clan che ne sfruttarono i poteri e che trovarono un equilibrio un po’ labile per continuare a vivere tranquillamente.

La vita del giovane Tian Chen è molto ordinaria e noiosa: passa le serate a lavorare controvoglia nel minimarket del padre, vedovo, che cerca di “rifarsi una vita” e, allo stesso tempo, di educare il figlio con modi alquanto rigorosi. Una sera la monotonia di Tian viene scossa da una rissa tra due sconosciuti che avviene proprio nel suo negozio: un ragazzino con una maschera di volpe e un uomo con un numero sul volto. Per evitare ulteriori danni Tian tenta di porre fine alla lite, ma tocca per sbaglio una maschera di scimmia che si fonde con il suo stesso volto. I due fuggono, il negozio è distrutto e né la polizia né il padre credono alla versione di Tian che sembra inventata di sana pianta.

La notte Tian fa uno strano sogno: una grossa scimmia gli parla e lo chiama “figlio del divino”. Tian è ancora turbato e lo è ancora di più quando l’indomani – a scuola – scopre che il ragazzino che la sera prima aveva fatto incursione nel suo negozio sarà il suo nuovo compagno di classe. Si chiama Nikolaj Volkov, la sua famiglia è una delle più ricche della città ed è anche uno di quei famosi cinque clan di cui si parlava all’inizio. Nikolaj spiega a Tian che la maschera del dio Scimmia Sun Wukong si è legata a lui e che ci sono solo due modi per liberarsene: o diventare vecchio e lasciarla ai propri nipoti o essere ucciso. Inoltre, Nikolaj spiega a Tian che ha intenzione di scoprire chi sia l’uomo che ha tentato di rubare la maschera del dio Scimmia alla sua famiglia (lo sconosciuto con il numero sul volto). Al duo si unisce Melody Mann, un’adorabile e grintosa ragazzina appartenente al clan degli inglesi. Anche alla sua famiglia è stata rubata una maschera e sia Nikolaj che Melody, che si conoscono dalla nascita e hanno un rapporto di amore-odio, capiscono che qualcuno sta cercando di mettere i clan l’uno contro l’altro.

Tian preferirebbe lasciarsi la storia alle spalle, ma si arrende fin da subito al fatto che sarà costretto ad affrontare le conseguenze e che la sua vita è – per adesso – indissolubilmente legata alla maschera del dio Scimmia. I tre cominciano a indagare e, allo stesso tempo, Nikolaj e Melody mettono da parte i vecchi rancori per proteggere Tian, cercando di addestrarlo a liberare e controllare i poteri della maschera di Sun Wukong.

Questo primo volume di Mask’d lascia col fiato sospeso per via del finale aperto, ma la storia – dinamica, divertente e piena di rimandi alla cultura pop, orientale e occidentale – promette bene. Il tratto di Ilaria Catalani è preciso e dettagliato, accompagnato da colori pastello e da sfumature che si sposano bene fra loro, che risaltano all’occhio e fanno soffermare sulle tavole.
I tre personaggi principali, sia fisicamente che moralmente, sono caratterizzati molto bene. Ci si immedesima facilmente nei loro stati d’animo, nei loro gesti e nelle loro azioni. Un graphic novel YA in cui risaltano tematiche come l’amicizia o i problemi adolescenziali e familiari. Temi che la generazione degli anni Novanta ha spesso trovato negli anime trasmessi sui canali Mediaset e di cui – diciamoci la verità – non ne avrà mai a noia. La sfera privata dei personaggi è poi legata in maniera scorrevole al passato, alle divinità, alle maschere e ai loro poteri magici, le cui origini stuzzicano la curiosità. In poche parole non vedo l’ora di leggere il secondo volume!

PS: Se cercate un regalo di Natale, questo fumetto potrebbe essere la soluzione!

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