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#Libromania – Intervista alla libreria Testaperaria

Ferrara è una città stupenda. Da quando mio cugino si è trasferito lì, ci sono stata spesso, soprattutto per il festival d’Internazionale, un momento ricco e pieno di spunti e stimoli per chiunque si trovi a Ferrara in quei tre giorni.
La mia solita curiosità ha puntato la libreria Testaperaria, una libreria specializzata in letteratura per bambini e ragazzi. Giusto qualche settimana fa, Alessia ci ha parlato di ragazzi e lettura, riprendendo un tema a noi molto caro.
Ringrazio di cuore Rita Bergami e Paola Cristofori, libraie di Testaperaria, per aver risposto alle mie domande e, soprattutto, per averci dato consigli preziosi.

Ci raccontereste quando e com’è nata Testaperaria?
Testaperaria è nata nel dicembre del 2017 da un’idea maturata nel tempo.
In passato entrambe abbiamo lavorato come libraie in una libreria specializzata per ragazzi per circa sette anni. In seguito abbiamo intrapreso strade lavorative differenti ma coltivando sempre la passione per l’editoria per ragazzi e l’idea di riuscire, un giorno, ad aprire una libreria tutta nostra.
All’inizio del 2017 si sono verificate alcune condizioni che ci hanno portato a considerare il progetto con più concretezza: ne abbiamo valutato la sostenibilità, abbiamo trovato un locale che faceva al caso nostro, abbiamo selezionato le case editrici che intendevamo proporre, ci siamo affidate all’aiuto di professionisti per progettare gli aspetti grafici e informatici, per allestire gli spazi e tradurre in pratica ciò che avevamo in mente. Abbiamo anche potuto contare sull’aiuto prezioso di amici e famigliari, che hanno supportato la nostra idea (cosa niente affatto scontata, considerato il margine di incertezza di un’attività tutta nuova) e ci hanno dato aiuto concreto, dalla consulenza architettonica alla costruzione di alcuni elementi d’arredo.
Il risultato è stato, secondo noi, il posto accogliente che avevamo progettato, e ne siamo state felici. Dopo alcuni mesi di lavoro intenso (e una vera corsa finale), siamo riuscite a inaugurare Testaperaria in tempo per il Natale.

Come mai avete scelto il nome Testaperaria? E… il vostro logo è fantastico! Chi lo ha disegnato?
Il nome Testaperaria è un piccolo tributo all’albo illustrato di Claude Ponti: Catalogo dei genitori per i bambini che vogliono cambiarli, edito da Babalibri, che racconta di varie tipologie di genitori tra cui i “Testaperaria”, capaci di lasciarsi ispirare da “idee nuove e vecchie storie”.
Ci piace pensare che la lettura permetta a tutti di “avere la testa un po’ per aria” nel senso costruttivo del termine, cioè dia ottimi strumenti per guardare le cose da una prospettiva “altra”: libera, creativa, personale, consapevole.
Partendo dall’idea di Testaperaria, abbiamo commissionato a un’artista della cartapesta – Martapesta, che da tempo ammiravamo per la leggerezza e la poesia delle sue creazioni – la scultura di una donna appesa a un trapezio che volteggia in aria con le braccia spalancate.
Una volta realizzata la scultura, che è diventata un po’ il simbolo della libreria, abbiamo chiesto a un’illustratrice che troviamo versatile e brillante, Kimberly McKean, di stilizzarla per creare il nostro logo e di dare a tutto il corredo grafico l’impronta del suo stile essenziale e ironico.

La vostra è una libreria specializzata per bambini e ragazzi: perché questa scelta? Si dice che i ragazzi non leggano, eppure, leggono più degli adulti. Ho letto il bellissimo libro Ci piace leggere! scritto dai ragazzi e dalle ragazze di Mare di Libri e pubblicato da add editore, sicuramente lo conoscerete. Ho avuto modo di capire più a fondo che i ragazzi non sono spaventati da tematiche forti, dalla verità, dalle storie che trattano argomenti che ancora oggi, purtroppo, sono tabù. Piuttosto, a volte, sono i genitori a scegliere un libro per loro. Qual è la vostra percezione riguardo a ciò?
La scelta della libreria specializzata per bambini e ragazzi viene dalla nostra esperienza pregressa, che ci ha regalato la consapevolezza che il libro è un serbatoio inesauribile di sollecitazioni e una grande ricchezza per l’immaginario di grandi e piccoli.
Per i più piccoli il libro è un invito a conoscere il mondo attraverso le parole, le immagini di qualità, ma anche – perché no? – il tatto. È un’esplorazione che invita a usare i sensi e l’immaginazione, e, nella relazione con l’adulto, è un bel momento di condivisione e un atto di cura che passa attraverso l’ascolto.
Per quanto riguarda i ragazzi, è certamente vero che hanno interesse a misurarsi con tutti gli argomenti, compresi quelli che a volte noi adulti consideriamo difficili o “scomodi”.
Anzi, in base alla nostra esperienza, è proprio in relazione agli argomenti per i quali è difficile trovare le parole, che il libro si rivela un alleato prezioso: aiuta a immedesimarsi nel vissuto degli altri, a capirli e a riconoscere in essi parte della nostra identità.
A decodificare ciò che sentiamo e ciò che avviene intorno a noi, a pensare con autonomia. In una parola, a crescere.

Voi vi trovate a Ferrara, una città con un ricchissimo patrimonio artistico e culturale. Qual è il vostro rapporto con il territorio?
Ferrara è una città molto vivace, che da anni lavora per valorizzare il proprio patrimonio artistico e per consolidare alcuni importanti eventi culturali.
Abbiamo sempre pensato che la presenza di una libreria specializzata per ragazzi fosse una risorsa importante per il tessuto cittadino e crediamo che l’affetto di molti dei nostri clienti sia una piccola conferma di questa convinzione. Pensiamo che il nostro legame con il territorio si vada costruendo in due direzioni: da una parte il rapporto diretto con le persone che vengono a trovarci, che ci chiedono consigli e che frequentano la libreria così come speravamo avvenisse, ossia come un luogo in cui fermarsi, sfogliare, osservare, raccontare, ascoltare storie: un luogo “abitato”, nel pieno senso della parola.
Dall’altra parte, coltiviamo il rapporto con le scuole del territorio, a cui proponiamo incontri con l’autore, laboratori e narrazioni, e con le realtà cittadine che organizzano eventi per bambini e non solo: in questo anno e mezzo di lavoro siamo spesso state coinvolte in manifestazioni locali, portando una selezione dei nostri libri o proponendo attività di promozione della lettura.
Abbiamo avviato delle belle collaborazioni con professionisti del territorio che si occupano di laboratori creativi, e che ormai sono diventati parte integrante della proposta di Testaperaria: dalla falegnameria ai laboratori di cucito, dai corsi di illustrazione per adulti a quelli di scrittura creativa, possiamo contare su uno scambio virtuoso con persone piene di risorse!
Perché nella nostra idea di libreria il libro è un punto di partenza ma la creatività passa attraverso tante possibili declinazioni.

Ho visto che a ottobre farete il laboratorio dello scrittore, un corso dedicato alle tecniche di scrittura. A chi lo consigliereste? È aperto a tutti?
Il Corso-laboratorio di tecniche di scrittura che si terrà a ottobre è il secondo laboratorio di scrittura creativa condotto da Luigi Dal Cin che organizziamo in libreria.
Verterà sui processi fondamentali che sorreggono la scrittura di testi narrativi destinati a giovani lettori, con particolare attenzione agli aspetti della descrizione e del dialogo.
Il corso è rivolto a ragazzi, adulti e insegnanti e a tutti coloro che amano scrivere e vogliono mettersi alla prova, esplorando nuove modalità di approccio alla narrazione.
Quella con Luigi Dal Cin è una collaborazione preziosa e sempre ricca di stimoli.

Ci raccontereste un aneddoto divertente della vostra vita da libraie?
All’interno della libreria abbiamo realizzato una piccola tana della lettura, una nicchia morbida con una tendina e una lampada, un posto in cui i bambini si rifugiano a leggere.
Spesso ci capita che, dopo aver fatto acquisti, mamma e papà decidano di andare, ma i bambini non voglio uscire dalla tana e propongono di passare la notte in libreria! (Cosa che ci rende molto felici, perché significa che si sentono a casa).

Ultima domanda: l’estate è il periodo in cui, di solito, si legge di più. Quali libri metterete in valigia?
Metteremo in valigia alcune novità per ragazzi, come ad esempio: Run di Jason Reynolds, autore premio Andersen di quest’anno con Ghost (edito da Rizzoli), oppure 21 giorni alla fine del mondo, di Silvia Vecchini e Sualzo, autrice e illustratore che amiamo molto (edito da Il Castoro), oppure Al di là del mare di Lauren Wolk, autrice de L’anno in cui imparai a raccontare storie (edito da Salani), ma anche qualche novità per i lettori più piccoli, come ad esempio Vuoi essere mia amica? di Susie Morgenstern, parte della nuova collana Superbaba per primi lettori (edito da Babalibri), o Favole a cui non badare troppo di Florence Parry Heide e Sylvia Worth Van Clief, con le illustrazioni di Sergio Ruzzier (edito da Bompiani), oppure Verde, divertente fumetto di Marie Desplechin e Magali Le Huche (edito da Mondadori).

 

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